L’amore per i numeri primi e un’eredità da un milione e duecentomila euro: il lascito di due fratelli alla Sapienza

Pubblicato il 14 Marzo 2011 - 17:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La matematica era l’amore del fratello, e il fratello era l’amore di Fernanda Schirillo: così quando è morta, a 101 anni, ha realizzato il sogno del fratello Giorgio: donare 1 milione e duecentomila euro alla Sapienza di Roma da destinare alle borse di studio per la ricerca nello studio dei numeri primi.

Più esattamente la signora Schirillo ha espressamente lasciato i soldi, riporta il Corriere della Sera nella sua edizione romana, “a favore dell’Istituto nazionale di alta matematica ‘Francesco Severi’ presso la città universitaria La Sapienza, con la precisa destinazione: a due borse di studio annuali, da intitolarsi a mio fratello Giorgio Schirillo, e da elargire a studenti post-dottorati di ricerca in matematica, meritevoli e con interessi scientifici relativi alla teoria dei numeri, con particolare riguardo allo studio delle proprietà dei numeri primi”.

Il mondo accademico ha accolto la notizia con gioioso stupore: “Ci sembra una favola, quasi impossibile. Siamo elettrizzati, ha detto il professor Vincenzo Ancona, faremo un bando europeo”.

Saliti alla ribalta con il romanzo di Paolo Giordano “La solitudine dei numeri primi”, vincitore del premio Strega nel 2008, questi numeri “sono stati oggetti di studio fin dall’antica Grecia, adesso alla base di semplici operazioni come l’accensione del telefonino, o l’uso del bancomat. Ma su alcuni quesiti che li riguardano abbiamo ancora soluzioni parziali, e insoddisfacenti”, spiega al Corriere il professor Alessandro Zaccagnini dell’Università di Parma. Ora si potrà andare avanti a studiare.