Nuovo attacco di hacker russi a siti istituzionali italiani: oggi sotto mira Ministero degli Esteri, Dogane e Csm

Un attacco informatico a diversi siti italiani è in corso da parte di hacker russi. L’attacco, rivendicato dal collettivo filo russo "Killnet".

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Maggio 2022 - 08:44 OLTRE 6 MESI FA
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Nuovo attacco di hacker russi a siti istituzionali italiani: oggi sotto mira Ministero degli Esteri, Dogane e Csm (foto ANSA)

Un attacco hacker a vari siti istituzionali italiani è in corso dalle 22 di ieri sera, 19 maggio. La notizia è confermata dalla stessa Polizia postale, che sta lavorando per proteggere i portali. A rivendicare l’offensiva informatica sarebbe stato il collettivo russo Killnet, che – secondo quanto scrive su Telegram – avrebbe preso di mira i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell’Agenzia delle Dogane e dei ministeri di Esteri, dell’Istruzione e dei Beni Culturali.

Attacco hacker a siti italiani: circa 50 gli obiettivi indicati

Il collettivo Killnet ha lanciato nella tarda serata di ieri l’attacco Ddos indicando sui propri canali Telegram un lungo elenco di obiettivi, una cinquantina in tutto tra ministeri, aziende, autorità di garanzia, media, organi giudiziari. “Fuoco a tutti” hanno scritto gli hacker che in un messaggio precedente avevano dato le istruzioni “per liquidare la struttura informativa italiana”, chiedendo un attacco per 48 ore e di non colpire il sistema sanitario.

Attacco hacker russi a siti italiani: anche ministero della Difesa e Senato 

Solo una settimana fa a finire sotto attacco era stati il sito del Senato e quello della Difesa, oltre un’altra serie di pagine web di istituzioni e aziende presi di mira dal collettivo Killnet, secondo diversi esperti legato alle forze armate russe.

Era stato lo stesso collettivo a rivendicare l’attacco sui suoi canali Telegram, pubblicando l’elenco dei siti hackerati. Sette in tutto: oltre a quello del Senato – che in serata è tornato in funzione – e della Difesa, ci sono l’Istituto di studi avanzati di Lucca, che si occupa di tecnologia digitale, l’Istituto superiore di Sanità, il portale Kompass, un database che raccoglie informazioni societarie, Infomedix (una società di servizi alle aziende sanitarie) e l’Automobile Club italiano. L’attacco, secondo quanto ricostruito, è un DDos (Distribuited Denial of service): il sito viene preso di mira da migliaia di richieste di accesso che lo mandano in tilt e lo rendono irraggiungibile.