Omicidio a Lipari. I ris ispezionano la villa cercando indizi

Pubblicato il 27 Dicembre 2011 - 20:22 OLTRE 6 MESI FA

LIPARI (MESSINA), 27 DIC – Carabinieri del reparto investigazioni scientifiche anche oggi hanno lavorato nella villa circondata da agrumi e ulivi in una zona detta Area morta nella frazione Quattropani a Lipari dove il pomeriggio del 24 dicembre e' stata uccisa Eufemia Biviano, 62 anni, ex inserviente di hotel, che viveva da sola. Un omicidio che ha sconvolto la più grande isola delle Eolie, dove da decenni non si registrava un fatto simile.

L'autopsia svolta nel policlinico di Messina ha confermato che la donna è morta dopo essere stata accoltellata alla gola, forse soffocata dal suo stesso sangue.

Gli investigatori stanno cercando di capire se la vittima trovata nel garage della villetta in una pozza di sangue era attesa da qualcuno o se ha sorpreso dei banditi che volevano rubare nella villa. I carabinieri del Ris hanno sequestrato alcuni oggetti nel garage e in casa per effettuare analisi e scoprire eventuali impronte digitali che potrebbero essere utili per le indagini di un omicidio che appare tuttora avvolto nel mistero.

Gli eoliani sono ancora scioccati per il delitto di Natale, considerato che nell'intero arcipelago da decenni non si registravano omicidi. C'e' chi ricorda che, dopo l'assassinio di una donna nel '55, un altro delitto avvenne all'inizio degli anni '60 a Marina Lunga in localita' Barone. Ma sia la vittima che l'assassino non erano di Lipari: un venditore ambulante soprannominato ''U ziu d'America'' venne ucciso e il suo assassino fu fermato nella stazione ferroviaria di Barcellona Pozzo di Gotto.

Mentre il prefetto di Messina Francesco Alecci ha convocato per domani mattina il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, invocato dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno, sulla piu' grande isola eoliana sale ancor di piu' la tensione dopo che l'auto di un abitante di Salina, Francesco Bartolone, 55 anni, e' stata data alle fiamme in via Francesco Crispi, non lontano dalla stazione marittima.

L'incendio di un'auto, che passerebbe quasi inosservato in una qualunque citta', alle Eolie e' un evento che desta paura perche' sulle isole sono rarissimi anche casi d'intimidazione o atti di microcriminalita'. E con un tam tam di mail e telefonate tra gli abitanti dell'arcipelago e' partita l'organizzazione di una fiaccolata per la legalita' che dovrebbe coinvolgere tutti i cittadini eoliani.