Omicidio di Garlasco, la difesa di Stasi chiede l'assoluzione

Pubblicato il 25 Novembre 2011 - 14:49 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 25 NOV – ''Alberto Stasi va assolto perche' innocente''. Lo ha ribadito in aula al termine di un'arringa durata complessivamente 13 ore e mezza il professor Angelo Giarda, legale difensore di Alberto Stasi, imputato davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Milano per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco.

La richiesta di assoluzione e quindi di conferma della sentenza di primo grado emessa dal giudice di Vigevano Stefano Vitelli si accompagna per i legali difensori del giovane ex bocconiano alla ''illegittimita''' della richiesta di rinnovazione del dibattimento avanzata nell'udienza di martedi' scorso sia dall'accusa, rappresentata dalla pg Laura Barbaini, sia dalla parte civile rappresentata dall'avvocato Gianluigi Tizzoni. In aula, infatti, oggi il professor Giarda ha precisato che ''la richiesta di rinnovazione secondo la Cassazione si puo' chiedere solo quando ci siano elementi fondamentali in grado di modificare il quadro solo a favore dell'imputato''.

Oggi nel corso dell'udienza che si e' appena conclusa davanti al Tribunale di Milano la difesa di Alberto Stasi ha ribattuto alle accuse mosse sia dalla Procura generale di Milano sia dall'avvocato della famiglia Poggi. Gli indizi considerati dall'accusa a carico di Alberto per l'avvocato Giarda non proverebbero nulla: il dna di Chiara trovato sui pedali della bicicletta bordeaux di Alberto Stasi, ad esempio, per la difesa non sarebbe sangue, ma potrebbe essere un frammento di epidermide lasciato dalla vittima pochi giorni prima del delitto in quanto ''Chiara potrebbe aver inavvertitamente urtato il pedale con la gamba nuda''. Poi, il dna di Alberto sul dispenser del sapone nel bagno al piano terra di casa Poggi, dove l'assassino si sarebbe lavato, non proverebbe alcuna colpevolezza considerato che lui stesso la sera prima, quando cioe' si trovava a casa della fidanzata, avrebbe potuto lasciare le tracce lavandosi le mani. La difesa di Stasi ha infine mostrato in aula una slide in cui avrebbe fatto emergere tutte le contraddizioni dell'accusa, a partire dal cambio di orario del delitto in un primo tempo collocato fra le 10.00 e le 12.00 del mattino del 13 agosto, successivamente spostato a tarda mattinata e infine ricollocato durante il processo di secondo grado tra le 9.12 e le 9.35.