Omicidio di Torino, caccia al colpevole

Pubblicato il 31 Gennaio 2010 - 18:04| Aggiornato il 1 Febbraio 2010 OLTRE 6 MESI FA

È caccia all’assassino del romeno di soli 15 anni ucciso ieri pomeriggio a Torino, forse per colpa di una sigaretta negata. Per tutta la serata, gli investigatori della squadra mobile hanno setacciato il luogo del delitto e interrogato i testimoni.

Tra loro anche un amico della vittima, anche lui giovanissimo, che ha ricostruito l’aggressione in un giardino pubblico di via Vibò, periferia Nord del capoluogo piemontese. La tragedia, secondo la ricostruzione della polizia, si è consumata in pochi istanti. G.M., la vittima, e l’amico sono stati circondati da un gruppo di ragazzi, romeni anche loro ma più grandi. «Ce l’hai una sigaretta?», hanno chiesto. «No, non fumo», è stata la risposta del giovane aggredito. Ma forse la richiesta di un po’ di fumo era solo il pretesto per cercare di rubare loro il cellulare.

«Allora dacci quello», gli hanno intimato, indicando un Nokia ultimo modello che la vittima aveva ricevuto in regalo a Natale. Ne è nata una colluttazione, nel corso della quale è spuntato un coltello che lo ha ferito alla gola.

«È una morte assurda», gridano ora gli amici del quartiere, che si sono dati appuntamento in via Vibò per l’ultimo saluto al ragazzo. Attaccate a un palo della luce ci sono le sciarpe della Juventus e della Dinamo Bucarest, le squadre del cuore del quindicenne. Poco più in là, in mezzo a una aiuola, sono stesi due lenzuoli. Sul primo c’è scritto «ciao angelo, per sempre», mentre su quello accanto è disegnato un grosso cuore blu attorno al nome Giorgino. Un altro striscione – «ma un cuore con le ali lo hai avuto solo tu» – compare anche nella vicina via Breglio, sotto l’abitazione della vittima, dove la mamma Elena si è chiusa nel suo dolore. «Era davvero un bravo ragazzo, un giovane tranquillo e spensierato», dicono di lui alcuni vicini di casa.