Omicidio Domenico Rigante, Massimo Ciarelli condannato a 30 anni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Febbraio 2014 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Ciarelli

Massimo Ciarelli

PESCARA – Condannato a 30 anni  Massimo Ciarelli, il principale imputato nel processo per l’omicidio di Domenico Rigante, il 24enne ultras ucciso con un colpo di pistola il primo maggio 2012 a Pescara. Ciarelli è accusato di aver fatto fuoco con un revolver calibro 38. Condannati anche gli altri 4 rom imputati:19 anni e 4 mesi per il nipote Domenico e i cugini Luigi, Antonio e Angelo.

Domenico Rigante, l’ultras biancazzurro, era stato ucciso da un commando la sera del primo maggio 2012 in un appartamento al piano terra di via Polacchi, dove il 24enne stava guardando la partita con gli amici e il gemello.

A difendere Massimo Ciarelli nel processo di primo grado anche l’avvocato Carlo Taormina: “Per Massimo Ciarelli ho chiesto l’applicazione dell’ipotesi di omicidio preterintenzionale senza premeditazione e con la concessione dell’attenuante della provocazione. Si è trattato di un solo colpo da arma da fuoco esploso in parte non vitale non seguito da altri e quindi non in grado, dal punto di vista di chi spara, di poter prevedere la morte ma lesioni”.