Omicidio gioielliere Giancarlo Nocchia, fermato Ludovico Caiazza

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Luglio 2015 - 07:57 OLTRE 6 MESI FA
Ludovico Caiazza (foto Lapresse)

Ludovico Caiazza (foto Lapresse)

ROMA – Si chiama Ludovico Caiazza il pregiudicato 32enne fermato a Latina e accusato dell’omicidio del gioielliere di Prati, Giancarlo Nocchia. Era stato Alfano con un tweet (alle 21 di sabato 18 luglio) a dare notizia del fermo dell’uomo.

Ludovico Caiazza, è un pregiudicato 32enne originario di Napoli, tossicodipendente. Quando è stato bloccato era su un treno ed era armato di due pistole Revolver e aveva con sé un borsone con i gioielli rubati nel negozio della vittima. I gioielli contenuti in un borsone erano proprio quelli, particolarissimi, realizzati da Nocchia. Sul convoglio partito da Caserta e diretto a Nord era in compagnia di un altro uomo, che risulterebbe estraneo alla rapina ma la cui posizione è ora al vaglio. I sospetti dei carabinieri si sono concentrati fin da subito su di lui, ma l’uomo ha lasciato la capitale la sera del delitto facendo perdere le sue tracce anche alla compagna e ai familiari. Ludovico Caiazza è stato poi localizzato grazie ad una telefonata.

All’interno della valigia i militari hanno trovato il cellulare della vittima, decine di anelli, bracciali e altri preziosi di cui alcuni con le etichette della gioielleria. Il valore è ancora da quantificare, ma dovrebbe superare i 200mila euro.

Congratulazioni per l’operazione dal premier Matteo Renzi. I complimenti anche dal sindaco Marino. “Voglio ringraziare, a nome di tutta la città, i carabinieri per l’eccezionale intervento attraverso il quale è stata assicurata alla giustizia la persona che gli elementi a disposizione porterebbero a individuare come il responsabile dell’omicidio di Giancarlo Nocchia, avvenuto nella gioielleria in Prati”. “L’uomo – conclude il sindaco – a quanto pare, quando è stato fermato era in possesso di armi e dunque ancora nelle condizioni di rappresentare un pericolo per tutta la comunità. Ancora una volta le forze dell’ordine sono intervenute con determinazione e rapidità. Ora ci aspettiamo che la giustizia faccia presto il proprio corso”.