Omicidio Guerrina Piscaglia, vescovo nega risarcimento ai familiari: “La Chiesa non è responsabile”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Luglio 2019 - 14:52 OLTRE 6 MESI FA
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Guerrina Piscaglia (Foto Ansa)

ROMA – Omicidio Guerrina Piscaglia, il vescovo nega il risarcimento ai familiari: “La Chiesa non è responsabile”. La donna è misteriosamente scomparsa a 50 anni il primo maggio del 2014 a Badia Tedalda in provincia di Arezzo. La Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, guidata dall’arcivescovo Riccardo Fontana, ha risposto ai familiari della donna dicendo che “la Chiesa non è responsabile”. Guerrina è stata uccisa da padre Graziano, al secolo Gratien Alabi, frate congolese dell’Ordine dei Premostratensi, condannato in via definitiva per omicidio e distruzione di cadavere dalla Cassazione, lo scorso 20 febbraio, a 25 anni di reclusione, attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia.

Con una lettera, riferisce il “Corriere di Arezzo”, la Diocesi aretina ritiene che le condotte del vice parroco di Cà Raffaello sono state “autonome” e che, in base a interpretazioni del codice civile e del diritto canonico, la Chiesa non aveva ruolo di “direzione e sorveglianza” sul sacerdote di colore. L’invito al figlio e al marito di Guerrina – dopo aver indicato altri motivi giuridici che esimerebbero la Diocesi da ogni responsabilità – è quello di “astenersi da pretese risarcitorie infondate”, pur esprimendo vicinanza alla famiglia Alessandrini colpita dalla vicenda. (Fonte Corriere di Arezzo).