Omicidio in un centro di accoglienza: lo uccide per una porta sbattuta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Giugno 2016 - 16:29 OLTRE 6 MESI FA
Omicidio in un centro di accoglienza: lo uccide per una porta sbattuta

Omicidio in un centro di accoglienza: lo uccide per una porta sbattuta

GROSSETO – Ucciso durante una lite tra profughi nel centro di assistenza di Piombino. La vittima è un immigrato pakistano accoltellato da un 32enne senegalese durante la preghiera musulmana. Movente: una porta che la vittima aveva fatto sbattere. È accaduto alla Franciana, una ex scuola nelle campagne della cittadina toscana.

La polizia ha identificato subito un sospetto che, dopo l’arresto, ha confessato: si chiama Jammeh Famar, 32 anni, senegalese. Alla polizia scientifica ha confessato di aver avuto un litigio con Gufar Younis, 36 anni, pakistano colpendolo alla schiena con una coltellata. Il fendente, che gli investigatori hanno descritto violentissimo, è stato sferrato con un coltellaccio che l’omicida aveva con sé da tempo. Il pakistano si è accasciato a terra ed è morto dopo pochi minuti.

Come ricorda Il Corriere della Sera:

La struttura di Franciana è un piccolo edificio su due piani immerso nella campagna. Le vecchie aule sono state trasformate in camere da letto, c’è una sala dove vedere la tv che trasmette grazie a una parabola satellitare centinaia di canali stranieri. C’è una cucina e angoli dedicati alla preghiera con libri sacri in inglese e altre lingue. Qui convivono una cinquantina di uomini e donne di etnie e religioni diverse e la convivenza spesso non è semplice.