Omicidio Rea, il marito: “Tante cose brutte e false su di noi”

Pubblicato il 27 Aprile 2011 - 20:16 OLTRE 6 MESI FA

ASCOLI PICENO – ”Ho letto tante cose brutte sulla mia famiglia, insinuazioni, ipotesi che mi fanno soffrire, ma io non devo difendermi da voi né da nessun altro. Quello che dovevo dire l’ho detto, a chi di dovere”.

Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea, misteriosamente assassinata in un bosco, è un fiume in piena: ce l’ha con i giornalisti, ”perché voi dovete vendere, e che la gente stia male poco vi importa”, e alterna lacrime e lucidità nel rispondere, al telefono, alle domande che tutti da giorni si fanno su come la moglie sia scomparsa nel nulla mentre era con lui e la figlioletta di 18 mesi a Colle San Marco, sull’orario in cui Salvatore ha dato l’allarme, le prime ricerche, e più ancora sulla vita di coppia, le amicizie, i possibili dissapori.

”Vi renderete conto – attacca – che le vostre insinuazioni o presunte certezze fanno male, che sono state scritte cose false? Chiedete a me se sono passati 20, 50 o 60 minuti dal momento della sparizione di Melania all’allarme che ho dato, ma non penso di dover dare riposte a voi. Non devo star qui a spiegare”.

Anche se, annuncia, questa sera ”sarò in diretta a Chi l’ha visto”, la trasmissione Rai. ”Forse sono stato troppo onesto – continua il caporalmaggiore -, i primi giorni ho lanciato un messaggio, ho detto ‘rispettate il mio dolore’, verrà il momento in cui anche io mi esprimerò, dirò tutto quello che ho in corpo. E invece, nessuno mi ha rispettato, e a voi che Parolisi Salvatore soffra non importa niente”.

”Ma non sono solo io che sto soffrendo, i mia suoceri, la mia famiglia soffre, dovreste pensarci prima di logorare l’immagine di una persona”. ”Io cerco aiuto – ripete – cerco chi ha visto qualcosa, chi può aiutarci a capire. Ancora oggi – piange – non si sa come è morta”. ”Spero che si risolva al più presto, per tutti noi”.