Omicidio Meredith, le parti ricorrono in appello contro la sentenza Sollecito-Knox

Pubblicato il 15 Aprile 2010 - 21:25 OLTRE 6 MESI FA

Si riapre il caso Meredith. I legali di Raffaele Sollecito hanno presentato un ricorso in appello contro la condanna a 25 anni di carcere inflitta al giovane per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa a Perugia nel novembre del 2007.

Il ricorso di Knox e Guede. I difensori di Amanda Knox, condannata dalla Corte d’Assise di Perugia a 26 anni, presenteranno un appello nei prossimi giorni e ricorreranno in Cassazione anche i legali di Rudy Guede. Per Rudy, anche lui accusato del delitto, la pena è stata ridotta in secondo grado da 30 a 16 anni di reclusione.

L’appello della Procura. Anche la procura di Perugia ha presentato appello contro la sentenza. La procura si oppone, infatti, alla  concessione delle attenuanti generiche e all’esclusione dell’aggravante dei futili motivi, secondo quanto riportato da alcuni giornali locali.

Nelle 13 pagine che riassumono le loro motivazioni, i pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi hanno definito «non convincenti» gli argomenti con i quali la Corte d’assise ha concesso le attenuanti generiche ai due imputati, mentre si «risolve in una riga» l’esclusione dell’aggravante dei futili motivi dopo avere «ricostruito in modo ineccepibile» l’omicidio Kercher.

La richiesta dell’ergastolo. Al termine della loro requisitoria, i pm avevano chiesto la condanna all’ergastolo di Sollecito e della Knox che invece si sono proclamati innocenti.