Omicidio nel milanese: arrestato operaio pluripregiudicato

Pubblicato il 11 Luglio 2010 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA

E’ un operaio pluripregiudicato e residente in provincia di Pavia l’uomo accusato dell’omicidio avvenuto nella serata di sabato 10 luglio alla periferia di Cornaredo, nell’hinterland milanese.

L’uomo, P.F., 38 anni, sposato e con tre figli, è stato arrestato nella notte dopo esser stato bloccato dai Carabinieri non molto lontano dal luogo del delitto, con in mano una pistola, la stessa, come è poi risultato, utilizzata per l’assassinio.

In base alle indagini sarebbe stato un regolamento di conti tra malavitosi il movente che avrebbe  portato il pluripregiudicato, ora nel carcere di San Vittore, ad uccidere Francesco Calabretta, 42 anni, di origini calabresi ma da tempo residente nel centro alle porte di Milano, disoccupato e con precedenti per spaccio.

L’uomo infatti e’ stato giustiziato con due colpi di pistola al volto ed uno al torace, proprio sotto la sua abitazione, una casa popolare in via Primo Levi, dove viveva con la madre, ultraottantenne. Ed e’ stato proprio il rumore degli spari ha richiamare, ieri sera, l’attenzione della pattuglia dei militari della stazione di Cornaredo, che si trovava in zona. Giunti sul posto, hanno sorpreso P.F. armato di pistola e con il volto travisato con un casco che si allontanava velocemente a piedi verso uno stabile.

Subito e’ scattato l’inseguimento e l’uomo ha anche tentato di sparare ai due agenti senza riuscirvi a causa dell’inceppamento della pistola. Dopodiche’ l’uomo, dopo una breve colluttazione, e’ stato preso e portato in caserma per poi essere arrestato in flagranza di reato qualche ora dopo.

Nei suoi confronti, oltre all’accusa di omicidio volontario, dovra’ rispondere anche di detenzione illegale di arma. La pistola che aveva in mano, una Beretta semiautomatica calibro 9, e’ risultata essere l’arma usata per uccidere Calabretta. Nei prossimi giorni si terra’ l’autopsia sul corpo della vittima.