Omicidio-suicidio a Ravenna: un anziano uccide il figlio invalido. Poi si spara in clinica

Pubblicato il 9 Maggio 2010 - 18:26 OLTRE 6 MESI FA

È morto nella prima serata all’ospedale di Ravenna Santa Maria delle Croci anche Francesco Ielo, poche ore dopo avere assassinato il figlio invalido Giovanni. L’uomo di 53 anni è stato ucciso attorno alle 17 all’interno di una casa di accoglienza di San Romualdo, frazione alle porte di Ravenna, nella quale si trovava ricoverato da tempo, a causa di un ictus che lo aveva colpito un anno e mezzo fa, invalidandolo.

Ad ammazzarlo con una pistola è stato il padre ottantenne, che ha tentato a sua volta di togliersi la vita. L’anziano, ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Ravenna, non ce l’ha fatta ed è spirato anch’egli. Nella clinica, oltre al personale del 118, sono intervenuti i carabinieri.

La vittima, Giovanni Ielo aveva 53 anni, ex operaio rimasto invalido in seguito  un ictus. Il padre che ha commesso l’omicidio-suicidio, Francesco Ielo, aveva 85 anni.

Giovanni, dopo l’ictus, era rimasto paralizzato, vedendo gravemente diminuita la propria autonomia. Poteva solo piangere. E fumare una sigaretta, se qualcuno gliela reggeva. Francesco, vedovo, era stato dimesso una decina di giorni fa dallo stesso ospedale in cui è stato ricoverato dopo essersi sparato. Aveva avuto una recrudescenza di una cardiopatia di cui soffre.

Prima di andare in pensione aveva indossato la divisa della Polizia stradale e da tantissimi anni viveva a Ravenna. Quindi aveva cambiato divisa, prendendo quella di autista di autobus. In seguito a un ictus, la stessa malattia che aveva colpito il figlio, aveva dovuto lasciare la guida. Ma quando si era ripreso aveva concluso la carriera lavorativa come magazziniere della Fiat a Ravenna.

Quella del pomeriggio di oggi era la prima visita dopo le dimissioni. Era andato a trovare il figlio insieme alla badante, ma mentre la donna è uscita dalla stanza per prendere una bottiglia d’acqua, lui ha estratto la pistola (pare regolarmente detenuta), ha sparato alla testa del figlio e poi ha puntato l’arma contro la sua tempia, ferendosi molto gravemente. Francesco Ielo era sposato e aveva una figlia da poco tempo maggiorenne