Perugia: omicidio di Sonia Marra. Rinviato a giudizio Umberto Bindella

Pubblicato il 7 Febbraio 2011 - 20:58 OLTRE 6 MESI FA

PERUGIA – Esclude l’ipotesi della ”mera scomparsa” ma anche quelle del sequestro o di una morte ”in circostanze occasionali” della studentessa pugliese Sonia Marra il gup di Perugia Massimo Ricciarelli che oggi ha rinviato a giudizio per omicidio e occultamento di cadavere Umberto Bindella.

Comparirà davanti alla Corte d’assise il 7 luglio per rispondere anche del furto dei telefoni cellulari della giovane della quale non si hanno più notizie dalla notte tra il 16 e il 17 novembre del 2006. Il suo corpo non è mai stato trovato.

Nel provvedimento con il quale ha disposto il rinvio a giudizio, il gup Massimo Ricciarelli ha sostenuto che la Marra era ”priva di mezzi per recarsi e per sostenersi altrove”. Sottolinea invece che era ”concretamente intenzionata a guardare al suo futuro”.

Il giudice ha inoltre disposto oggi che insieme a Bindella venga processato anche il finanziere Dario Galluccio, suo conoscente, ipotizzando per lui ”alternativamente” i reati di concorso in occultamento di cadavere o di favoreggiamento tramite le dichiarazioni rese agli investigatori.

Secondo il gup ”la scomparsa del cadavere, a prescindere che ciò integri l’ipotesi della soppressione o del mero occultamento, implica invece la dolosa volontà di allontanare da sé sospetti e tracce da parte di chi aveva motivo di temere che il cadavere potesse portare a lui e dunque da parte del soggetto a contatto, non per avventura di un minuto e dell’ultimo momento, con Sonia”. Anche la sottrazione dei cellulari sarebbe stata finalizzata – in base all’accusa – a ”ottenere l’impunità dal delitto di omicidio”.

La studentessa pugliese scomparve quando aveva 25 anni. Gli investigatori sono arrivati a Bindella esaminando i tabulati telefonici della Marra che a Perugia studiava per diventare tecnico di laboratorio biomedico.

Dagli accertamenti è emerso che entrambi frequentavano gli ambienti della Scuola di teologia di Montemorcino. Per un periodo avevano inoltre alloggiato nella stessa struttura per motivi di studio. Gli investigatori ipotizzano che Bindella sia stato l’ultimo ad avere visto la Marra e che tra loro ci fosse un legame sentimentale che però l’indagato ha negato parlando di ”semplice amicizia”, così come ha respinto ogni addebito per la scomparsa della giovane (e lo stesso ha fatto Galluccio).

Tra gli elementi al centro dell’inchiesta un test di gravidanza acquistato dalla Marra. Gli investigatori hanno ipotizzato che tra i due possa esserci stata una discussione legata a un’eventuale gravidanza.

Quando scomparve la Marra, originaria di Specchia (Lecce), viveva da sola da circa due mesi in un appartamento a ridosso del centro perugino.