Omicidio suicidio a Bologna: nel cassonetto cadavere di donna a pezzi, a casa fidanzato impiccato

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 3 Maggio 2021 - 07:45 OLTRE 6 MESI FA
Omicidio suicidio a Bologna: nel cassonetto cadavere di donna a pezzi, a casa fidanzato impiccato

Omicidio suicidio a Bologna: nel cassonetto cadavere di donna a pezzi, a casa fidanzato impiccato (Foto d’archivio Ansa)

Omicidio suicidio a Bologna. E’ questa la principale ipotesi dopo che un cadavere di donna è stato trovato nel cassonetto dei rifiuti. Fatto a pezzi e gettato via. Il cadavere del fidanzato è stto invece trovato impiccato a casa.

Omicidio suicidio a Bologna: cadavere di donna nel cassonetto, fidanzato impiccato a casa

Prima l’avrebbe uccisa, poi fatto a pezzi il suo corpo e gettata in un cassonetto dell’immondizia. Tornato a casa, si sarebbe impiccato. E’ questa l’ipotesi alla quale sta lavorando la squadra mobile di Bologna sul ritrovamento avvenuto oggi, alla periferia della città.

Emma Pezemo aveva 31 anni, veniva dal Camerun e studiava a Bologna per diventare operatrice socio sanitaria. Era fidanzata con Jacques Honoré Ngouenet, 43 anni, anche lui del Camerun. Attualmente era ospitato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, in cura per alcuni problemi psichiatrici. Avevano trascorso insieme la loro ultima giornata.

Emma Pezemo non torna a casa e le coinquiline chiamano prima Jacquest e poi la polizia 

Quando Emma non è tornata a casa, le sue coinquiline si sono preoccupate e hanno chiamato Jacques. Il quale ha risposto loro di non sapere nulla e di essere preoccupato anche lui. Allora hanno chiamato la polizia, per denunciare la scomparsa.

Le coinquiline non hanno riferito di particolari screzi o litigi fra i due, ma gli agenti della squadra mobile sono subito andati a casa di Jacques, trovandolo impiccato.

Il ritrovamento del cadavere a pezzi e il bigliettino di Jacques

Poco dopo alcune persone hanno segnalato tracce di sangue su un cassonetto, dentro il quale è stata fatta la macabra scoperta: il corpo di Emma fatto a pezzi, probabilmente con un’ascia o una grossa mannaia. A far pensare che si tratti di un omicidio suicidio è soprattutto un biglietto che l’uomo ha lasciato.

Scritto in francese, dalle frasi un po’ sconclusionate, conterrebbe, secondo gli investigatori, elementi che fanno capire le sue responsabilità nel fatto. Le indagini, ovviamente, non si fermano e ulteriori indicazioni arriveranno nei prossimi giorni dall’esame dei cadaveri. Si cercheranno riscontri a quella che, allo stato delle cose, sembra la spiegazione del caso: un uomo che ha ucciso la fidanzata, ha inferito sul suo corpo, poi ha deciso di uccidersi. Se qualche elemento dovesse però mettere in dubbio questa ricostruzione, lo scenario che si aprirebbe sarebbe ancora più inquietante.