Operatori d’aiuto: il sostegno agli anziani soli grazie a Professione in Famiglia

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2018 - 10:23 OLTRE 6 MESI FA
Operatori d'aiuto: l'aiuto agli anziani soli grazie a Professione Famiglia

Operatori d’aiuto: l’aiuto agli anziani soli grazie a Professione in Famiglia

PARMA –  A Parma, così come in molte altre città d’Italia, tante sono le attività di “lavoro sociale e umanitario” svolte grazie all’Associazione “Professione in Famiglia”

Una passeggiata mano nella mano per raccontare ricordi di un tempo che pare ormai perduto. Spesso basta solo questo per rendere più piacevole e allegra una giornata di un uomo, di una donna dai capelli ormai bianchi. Spesso basta solo questo per sconfiggere la solitudine e per non pensare agli acciacchi che la vecchiaia inesorabilmente porta. Per fortuna ci sono loro, gli “operatori d’aiuto”, veri e propri angeli che arrivano in soccorso portando sollievo e assistenza concreta a tutte quelle famiglie che, per lavoro, perché lontane o per altri motivi, non possono occuparsi degli anziani.

E se è vero che L’Ocse ha conferito all’Italia la medaglia del record di longevità, è altrettanto sicuro che sono aumentate le esigenze, le necessità e il tipo di assistenza di cui necessitano i nostri genitori, i nostri nonni.

Specializzato nell’attività di ausilio familiare, l’operatore d’aiuto possiede la giusta competenza nel fornire comprovata professionalità e adeguato supporto psicologico all’assistito, ai suoi familiari e al contesto socio sanitario assistenziale. I suoi servizi, in particolare, prevedono igiene ambientale, igiene personale, preparazione del cibo e, ancor più importante, compagnia e “cura spirituale”. Perché una carezza, un sorriso, una parola dolce a volte sono più efficaci e dirette di qualsiasi cura medica.

Non a caso l’operatore viene definito “d’aiuto” proprio perché può intervenire e operare laddove una famiglia manifesti l’esigenza di avere assistenza per un familiare anziano autosufficiente e non. Essa può usufruire di un operatore d’aiuto contattando le imprese specializzate che operano su tutto il territorio nazionale.

Il servizio può essere fornito anche in regime di convivenza e garantito in continuità operativa. Sul sito Professione in famiglia (www.professioneinfamiglia.info) è possibile visionare tutte le informazioni che riguardano la famiglia in cerca di un aiuto assistenziale e si possono trovare le risposte necessarie affinché essa possa essere accolta e guidata per l’intero iter: dal monitoraggio del proprio fabbisogno alla ricerca di un operatore qualificato e alla sua regolamentazione contrattuale e legislativa. Molti altri sono i servizi offerti da Professione in famiglia che nasce non come un partito politico o un’organizzazione corporativa ma si definisce come un’Associazione che ha l’intento d’interloquire con le istituzioni per trovare le giuste risposte ai bisogni oggettive delle famiglie e a fornire agli associati le opportune forme mutualistiche e solidali che aiutino a superare i problemi quotidiani. 

A partire da novembre 2016 un centinaio di imprese hanno adottato l’accordo sindacale, assunto circa 2500 operatori e fornito oltre 6000 prestazioni di servizio. Non sono solo numeri ma realtà concrete.

Una di queste è certamente Laura Solinas, operatrice d’aiuto che assiste un intero condominio di anziani a Parma, presso la Residenza “Case Gombi”. Ci racconta la sua esperienza triennale come assistente e lo fa con allegria e dolcezza perché il suo più che un lavoro è una vocazione. “Bisogna essere predisposti alla solidarietà, all’amore verso chi è più debole e spesso anche malato” – ribadisce Laura, la cui attività quotidiana con gli anziani prevede la cura personale, la pulizia della casa, la spesa di cibo e generi di prima necessità, ma anche e soprattutto la compagnia e l’ascolto. “Una cura dell’anima” la definisce Laura, col suo accento sardo che le conferisce la giusta autorità e fermezza.

Ci spiega, inoltre, che grazie a Professione in Famiglia è riuscita a trovare l’impiego per cui si è specializzata lavorando così come operatrice d’aiuto con contratto regolare e con il diritto di seguire annualmente corsi d’aggiornamento per migliorare la sua prestazione e professionalità. Gli anziani che lei cura hanno chiaramente esigenze diverse ma tutti, scherzosamente, la “obbligano” a parlare il dialetto parmense. “Hanno uno spirito forte e invidiabile” – ci confessa sorridendo Laura che aggiunge: “Amo il mio lavoro perché ne apprezzo gli aspetti umani e solidali. Si crea una sincera empatia tra assistente e assistito, si dà e si riceve molto”. “Il rapporto coi familiari degli anziani – conclude – è anch’esso importante per vivere in piena armonia e reciproco rispetto”.

E a tutti coloro che vogliono intraprendere la professione di operatore d’aiuto, Laura consiglia di essere preparati, di tenersi informati e di seguire opportuni corsi di aggiornamento. Bisogna soprattutto essere accoglienti, ascoltare le esigenze delle famiglie e mostrare pazienza e gentilezza tenendo sempre bene in mente che la vecchiaia arriva all’improvviso, come neve. Una mattina al risveglio ci si accorge che è tutto bianco e dobbiamo essere noi a dare un tocco di colore.