Oristano: offriva le figlie adolescenti in cambio di cibo e vino

di Marco Maimeri*
Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 12:13 OLTRE 6 MESI FA

È stata condannata a 5 anni con l’accusa di induzione alla prostituzione minorile. Si tratta di una 47enne di un centro vicino a Oristano che qualche anno fa aveva convinto le figlie, ancora adolescenti, ad avere rapporti sessuali con alcuni giovani della zona in cambio di cibo e vino. Gli incontri avvenivano in casa. La donna, che organizzava il tutto, viveva con le ragazze in una situazione di estrema indigenza economica e, verosimilmente, in quelle serate riusciva a racimolare il necessario per la cena. A processo, anche tre giovani di Villaverde, Pabillonis e Uras, fra i 21 e i 30 anni, accusati di atti di prostituzione con minori: uno è stato condannato a un anno, mentre gli altri due sono stati assolti, seppure con formula dubitativa. Questa la sentenza emessa dai giudici del Tribunale di Oristano.

La vicenda era cominciata nell’aprile di sette anni fa ed era andata avanti fino al settembre 2006, quando una delle due adolescenti coinvolte aveva parlato con un’amica. Le aveva raccontato di quelle strane serate trascorse con alcuni giovani della zona, che andavano frequentemente a casa sua, dove avvenivano incontri a sfondo sessuale non solo con lei, ma anche con la madre. La ragazzina aveva confidato di essere felice per quelle attenzioni che la facevano sentire corteggiata e amata. Ma l’amica aveva già riferito il tutto agli operatori dei servizi sociali del comune, che avevano provveduto a inviare una segnalazione alle forze dell’ordine. La Procura di Oristano aveva disposto quindi una serie di accertamenti, durati alcuni mesi, durante i quali le adolescenti erano state affidate a un tutore.

* Scuola di Giornalismo Luiss