Ostia (Roma), le piscine dei Mondiali di Nuoto ancora chiuse al pubblico. Proteste

Pubblicato il 28 Settembre 2009 - 14:26 OLTRE 6 MESI FA

Doveva, almeno nelle intenzioni del sindaco di Roma Gianni Alemanno, essere un «regalo agli abitanti di Ostia».  Ma il  grande impianto realizzato al Lungomare Duilio per i mondiali di Nuoto e  inaugurato in extremis per la kermesse, è ancora chiuso al pubblico.

E rischia di rimanerlo a lungo visto che il maxi impianto (due piscine coperte e una olimpica all’aperto, 1.500 posti in tribuna e centinaia di parcheggi, una palestra e diversi spogliatoi, un bar e una mensa, sala tv e zona uffici, una sala conferenze e 80 stanze nella foresteria) è stato trasformato in un centro federale, specializzato per l’allenamento degli atleti.

Con buona pace dei residenti del litorale romano che, da subito, avevano mal digerito la costruzione di un impianto così grande a 200 metri dal mare. Impianto che, per la cronaca, ha ospitato i Mondiali di nuoto pur non avendo ancora ultimato tutti i test di agibilità. Il commissario straordinario Claudio Rinaldi minimizza: «Quello che manca al momento è il collaudo tecnico-amministrativo finale, che verrà fatto alla fine di tutti i lavori, anche di quelli della foresteria. Ci sono invece dei certificati tecnici provvisori. Il che non vuol dire che l’impianto non si possa utilizzare».

Sull’apertura al pubblico, invece, Rinaldi afferma che «si troverà il modo di conciliare le diverse esigenze». Ma le associazioni di residenti rimangono scettiche anche perché, a Mondiali conclusi da oltre un mese, nel maxi polo natatorio, nessuno ha messo ancora piede.