P3, Mancino: “Cono d’ombra che non incide sull’attività del Csm”

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA

”Gli ultimi avvenimenti relativi all’inchiesta sull’associazione segreta Loggia P3 gettano un cono d’ombra, ma non credo che possano incidere sulla sostanza dell’attività che abbiamo svolto al Csm”. Lo ha detto il vicepresidente dell’organo di autogoverno della magistratura, Nicola Mancino, intervistato da Sky Tg24.

Mancino fa peraltro notare che ”è in corso un’inchiesta da parte della Prima commissione del Csm” e che ”lo stesso Pg della Cassazione avverte la necessità di avviare un procedimento disciplinare. Vediamo cosa succederà”.

“L’esperienza di quattro anni di attività al Csm – fa notare Mancino – dimostra la validità di un impianto istituzionale che rende il giudice obbligato ad assumere la legge come guida nell’esercizio della sua attività. L’attività della sezione disciplinare del Csm dimostra come con quanta attenzione ci siamo posti il problema di garantire l’autonomia e l’indipendenza” delle toghe.

Per questo – conclude Mancino – ”l’interferenza sulla libera attività del magistrato non è mai stata posta in discussione. La stessa modifica sul regolamento delle pratiche a tutela dimostra che la garanzia del Csm sui magistrati è la tutela del libero esercizio della giurisdizione”.