Macerata:sposa bambina pachistana minacciata dai genitori, salvata dai carabinieri

Pubblicato il 27 Maggio 2010 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA

Una ragazzina pachistana di 17 anni, minacciata di morte dai genitori se non si fosse ricongiunta con il marito, un cugino di 34 anni sposato con il rito pachistano, ha chiesto aiuto ai carabinieri, che l’hanno salvata. E’ successo a Corridonia (Macerata), cittadina di 15 mila abitanti dei quali quasi 600 sono immigrati dal Pakistan.

La storia della ragazzina (compirà 18 anni a settembre), ricorda da vicino quella della sua connazionale Almas Mahmood, di 17 anni, rapita il 18 gennaio scorso dai genitori dalla comunità di accoglienza di Fano alla quale era stata affidata dal Tribunale dei minori perché il padre non accettava il suo stile di vita troppo occidentale.

A Corridonia, come riferiscono oggi i quotidiani locali, la sposa-bambina vive insieme alla madre, al padre, operaio in un’azienda del posto, e ai fratelli. Frequenta le scuole superiori, ed è perfettamente integrata nella realtà locale. Ma all’inizio dell’anno, costretta dai genitori, la ragazza aveva dovuto sposare suo cugino, che ha il doppio della sua età e vive in Francia. Martedì scorso, sempre per volere della famiglia, avrebbe dovuto raggiungerlo Oltralpe (da dove era appena rientrata), per stabilizzare la convivenza. Niente più scuola o amici italiani, niente più passeggiate a ‘Pakistonia’, il quartiere di Corridonia dove si concentrano appartamenti e negozi della comunità, la più numerosa fra quelle straniere presenti in città.

«Se non parti – le avrebbero intimato i genitori – ti ammazziamo». E così, martedì sera verso le 22, la nuova “Almas” ha trovato il coraggio di chiamare il 112, sembra dal cellulare del padre. Una pattuglia di militari è accorsa sul posto, ha preso in consegna la ragazzina che, come prevede la legge, è stata affidata al sindaco della cittadina, Nelia Calvigioni e, per ordine della procura minorile, ospitata in una casa famiglia della provincia, tenuta segreta per evitare possibili blitz del padre-padrone.

Per i genitori è scattata una denuncia per minacce e violenza privata. A quanto si sa, non avrebbero neppure tentato di difendersi dalle accuse, ritenendo normale che la figlia faccia esattamente quello che le viene imposto di fare. In Italia comunque, anche per l’età della ragazzina, il matrimonio pachistano di “Almas” non ha alcun valore legale.