Padova, disoccupate a causa della crisi. Quattro italiane si prostituiscono per necessità

Pubblicato il 19 Maggio 2010 - 09:26 OLTRE 6 MESI FA

Sono donne comuni, italiane tra i 40 e i 50 anni, magari madri di famiglia. Particolare è, invece, la loro professione: prostitute. Lucciole per necessità. A fronte della crisi economica che ha messo in ginocchio moltissime famiglie nel nostro Paese, quattro donne della provincia di Padova hanno deciso di andare in strada e guadagnarsi la vita nella maniera più antica al mondo: vendendo il proprio corpo in cambio di denaro.

Non vestono in modo appariscente, scendono a Limena – luogo scelto per attirare i clienti – con la propria utilitaria, non sono costrette da protettori. Sono donne che hanno “scelto” questo mestiere, perché hanno perso il lavoro, o semplicemente perché non arrivano a fine mese con il loro stipendio, e che hanno deciso di combattere la crisi con l’unico mezzo che hanno a disposizione, il proprio corpo.

Un fenomeno, quello della prostituzione in strada di donne italiane, che sembrava ormai essere lontano, sostituito negli ultimi decenni dall’ondata delle prostitute di colore e dalle più giovani ragazze dell’est. Un fenomeno che da alcuni mesi sembra invece essere tornato a Limena, nel produttivo nord padano, dove pare riscuota un certo interesse fra i clienti.

Questo nuovo, drammatico, risvolto della crisi economica, è emerso dai controlli che la polizia sta effettuando durante questi mesi a Limena.Venerdì sera gli agenti della polizia locale hanno multato un trentenne di Cervarese Santa Croce beccato in macchia in via Colpi con una ragazza di colore. Ma neppure un mese fa sono state tre le maximulte da 500 euro che i vigili hanno consegnato ad altrettanti clienti, beccati in auto con una prostituta. Due di questi sono stati trovati in compagnia di prostitute italiane.