Padova, 21 persone soprese a giocare a poker in un circolo privato: multa di 800 euro a testa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Gennaio 2021 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA
Padova, 21 persone soprese a giocare a poker in un circolo privato: multa di 800 euro a testa

Padova, 21 persone soprese a giocare a poker in un circolo privato: multa di 800 euro a testa (foto Ansa)

Ventuno persone sono state sorprese mentre giovano a poker in un circolo privato.

Tutto è avvenuto a Padova nel circolo privato Due Carrare.

Tutti e ventuno hanno ricevuto una doppia multa: una per lo spostamento dal domicilio senza il presupposto della necessità e l’altro per la mancata osservanza del giusto distanziamento sociale, per un totale quindi di 800 euro a persona.

Padova, 21 persone sorprese a giocare a poker. Il blitz

Al momento dell’irruzione, gli agenti derlla Squadra Amministrativa con il supporto dei colleghi della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine del Veneto, hanno trovato i 21 giocatori, tra i 25 e 50 anni, tutte italiani tranne 2 stranieri, seduti attorno a due tavoli ed intenti a giocare a poker texas hold’em, a stretto contatto fisico l’una con l’altra. Sono stati pertanto identificati e sottoposti a controllo da cui è emerso che 14 di loro avevano precedenti di polizia.

La polizia aveva deciso di intervenire dopo aver scoperto dell’apertura del circolo privato dove i soci erano stati invitati tramite social network.

Nel locale era inoltre stato allestito uno spazio adibito a bar trovato in funzione durante il controllo. Il circolo è stato chiuso per 5 giorni.

I provvedimenti sanzionatori sono stati notificati al presidente dell’associazione, un quarantenne italiano, invitato in Questura perché non presente al momento del controllo.

Sia il presidente che il segretario del circolo sono stati denunciati per il reato di istigazione a disubbidire alle leggi perché, seppur in emergenza epidemiologica, hanno organizzato tornei di poker e per ottenere la partecipazione di numerosi giocatori hanno divulgato tramite WhatsApp messaggi di invito contenenti anche indicazioni su cosa dichiarare in autocertificazione in caso di controllo. (Fonte: Ansa)