Padova, rissa al centro accoglienza: pugni al responsabile

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Aprile 2016 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA
Padova, rissa al centro di accoglienza: picchiato responsabile

Padova, rissa al centro di accoglienza: picchiato responsabile

PADOVA – Serata movimentata quella di venerdì all’ex base dell’Aeronautica di San Siro a Bagnoli di Sopra (Padova), da alcuni mesi trasformata in hub di transito per i profughi con oltre 250 presenze. Venerdì sera un giovane migrante, affetto da problemi psichici, ha infatti dato in escandescenze provocando una gazzarra dentro e fuori la base.

Nel parapiglia all’interno del centro accoglienza è stato picchiato e rapinato Simone Borile, 46 anni, titolare di Ecofficina, la cooperativa che gestisce l’accoglienza.

La notizia è stata riportata da Nicola Stievano per Il Mattino di Padova:

A scatenare la gazzarra è stato un ospite trasferito in un’altra struttura che si è siri presentato all’ex base di San Siro pretendendo di essere riammesso in quel luogo. I responsabili della cooperativa l’hanno tenuto all’esterno e hanno cercato di spiegargli che non era più quello il luogo in cui doveva stare. Mentre gli spiegavano altri tre profughi sono accorsi in sua difesa e hanno rotto le fotocellule del cancello.

La protesta è montata nuovamente durante la cena sotto il tendone e sempre gli stessi tre profughi hanno iniziato a rovesciare cibo e panche oltre a rompere una finestra. Nel frattempo Borile era arrivato sul posto perchè informato dei disordini e ha cominciato a riprendere tutte le scene con il suo telefono cellulare. I tre profughi che stavano protestando si sono avvicinati e l’hanno colpito con un pugno, spintonato e anche gli hanno rubato il telefonino. A quel punto sono intervenute due pattuglie della polizia è una dei carabinieri. Agenti e poliziotti hanno iniziato a cercare i responsabili lungo tutto il perimetro della base. Alla fine ne hanno individuati due: un camerunense classe ’85 e un nigeriano classe ’95. Entrambi sono stati denunciati. Ora parte anche l’istruttoria della prefettura che potrebbe portare al loro allontanamento.