Padova. Tabaccaio reagisce e spara ai ladri: un morto

Pubblicato il 26 Aprile 2012 - 08:55 OLTRE 6 MESI FA

PADOVA – Un tabaccaio ha esploso un colpo di pistola e ucciso uno dei ladri che stavano tentando un furto nel negozio, a Cive’ di Corezzola (Padova). Il negoziante nelle prime ore di stamane, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, ha sentito dei rumori provenire dalla tabaccheria ed e’ sceso di casa armato con una pistola.

Visti alcuni ladri all’opera, ha sparato, forse a scopo intimidatorio, ma il colpo ha raggiunto uno del gruppetto che e’ morto poco dopo. Gli altri sono fuggiti a bordo di un’auto risultata rubata. I carabinieri stanno sentendo il tabaccaio e uno straniero fermato poco lontano. Al momento a carico del negoziante non sono state formulate ipotesi di reato. I carabinieri stanno sentendo in queste ore il titolare della tabaccheria, per ricostruire la dinamica esatta di quanto avvenuto nelle prime ore di stamane e che ha portato alla morte di una persona.

Secondo quanto si e’ appreso, il corpo della vittima e’ stato trovato a una quarantina di metri di distanza dalla tabaccheria. Il negoziante ha detto di aver sentito dei rumori provenire dalla rivendita, sottostante alla sua abitazione, di essere sceso e di aver sorpreso dei ladri. Il tabaccaio, che era armato di pistola, a quel punto ha esploso un colpo che ha ferito mortalmente un uomo, probabilmente straniero, che non aveva documenti con se’. Uno dei presunti complici e’ stato poi bloccato poco distante dai carabinieri e portato in caserma. Ricerche sono in corso per individuare gli altri componenti del gruppetto che avrebbe tentato il furto finito in tragedia.

L’ipotesi al centro dell’inchiesta aperta dalla procura della Repubblica di Padova è di omicidio. Il tabaccaio, Franco Birolo, 47 anni, in stato di liberta’, e’ stato iscritto nel registro degli indagati.

E’ un moldavo di 20 anni l’uomo ucciso da un colpo di pistola esploso nelle prime ore di stamani da un tabaccaio, intervenuto per sventare un furto nel suo negozio a Cive’ di Corezzola (Padova).   I carabinieri di Piove di Sacco intanto hanno fermato un complice della vittima, bloccato poco lontano. Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Padova ha aperto un fascicolo d’inchiesta; non e’ escluso che lo stesso tabaccaio venga iscritto dal pm Benedetto Roberti nel registro degli indagati, al momento pare come atto dovuto. Al commerciante e’ stata sequestrata l’arma che aveva con se’, una pistola regolarmente detenuta.  Quando il tabaccaio ha sparato i malviventi stavano riempiendo una Fiat Punto, rubata la scorsa notte a Padova, di pacchi di sigarette appena sottratti nel negozio. L’auto e’ stata ritrovata dagli investigatori con le porte aperte e la refurtiva ancora accatastata.

Il paese solidale: lo avremmo fatto anche noi. ”Esprimiamo la nostra solidarieta’ alla famiglia di Franco Birolo per quanto ha subito in nottata: la situazione in paese e’ grave da tempo, chiediamo al Prefetto che si agisca di conseguenza”: a dirlo e’ il vice sindaco di Correzzola, Mauro Fecchio, interpretando il sentimento del paesino della bassa padovana. In molti, infatti, stamane hanno voluto manifestare la propria solidarieta’ nei confronti del commerciante che stanotte ha reagito, sparando nella sua tabaccheria in contrada Cive’ a una banda composta da quattro ladri, uno dei quali e’ morto.

”Anch’io ho il porto d’armi e farei lo stesso – dice il titolare della rivendita di alimentari dall’altro lato della stessa piccola piazza di Cive’ – qui in zona la situazione e’ insostenibile: e’ brutto da dire ma non ci resta che sparare”. Il consiglio comunale di Correzzola e’ stato convocato d’urgenza per domani sera. Un solo punto all’ordine del giorno: la sicurezza del piccolo paesino. ”Siamo stanchi e vogliamo risposte – continua il vice sindaco – ci aspettiamo la convocazione di un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica da parte del Prefetto. I Carabinieri fanno quello che possono, ma il problema e’ che il nostro territorio e’ piuttosto vasto e poco densamente abitato. Vogliamo piu’ uomini in strada”.