Padre Gratien, 4000 sms d’amore con Guerrina Piscaglia. E quelli dopo la morte

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2015 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA
Padre Gratien, 4000 sms d'amore con Guerrina Piscaglia. E quelli dopo la morte

Padre Gratien, 4000 sms d’amore con Guerrina Piscaglia. E quelli dopo la morte

AREZZO – Si sono mandati 4000 sms d’amore in pochi mesi. Ma alcuni di questi sms, secondo la polizia, sono falsi. Sono stati spediti per depistare le indagini quando lei era già morta da tempo. Lei è Guerrina Piscaglia, 51 anni, scomparsa da Badia Tedalda il primo maggio del 2014. Lui è  Gratien Alabi, 45 anni, del Congo. Ma per tutti, a Badia Tedalda è Padre Graziano, il prete arrivato dall’Africa pochi mesi fa. Per la polizia, invece, Padre Graziano è l’uomo che ha ucciso Guerrina, ha nascosto il corpo, e ha tenuto il suo telefono cellulare per far credere che lei fosse ancora viva, in fuga d’amore con un inesistente marocchino.

Su Padre Graziano la polizia di Arezzo indaga da tempo, ora per omicidio ora per favoreggiamento. Il 23 aprile, però, è arrivata quella che sembra la svolta: la polizia ha bussato al convento di Roma dove il religioso è stato trasferito e l’ha arrestato. Omicidio e soppressione di cadavere, le accuse.

Tutto, come racconta sul Corriere della Sera Marco Gasperetti, ruota attorno a quei 4000 sms. A quelli veri e quelli “postumi”. I primi dimostrano che tra i due c’era un relazione. I due si vedevano spesso, in canonica e non solo. Ai messaggi si sommano le voci di paese, ovviamente da prendere con cautela. Voci che spiegano come Guerrina si fosse innamorata mentre il religioso la considerava una delle tante. Voci sì. Ma agli investigatori è bastato guardare il computer del religioso per capire che forse qualche fondamento di verità c’era: centinaia di foto di donne sedotte e immortalate in pose sexy. Compresa una suora.

Ma l’elemento centrale dell’inchiesta sono gli sms. Guerrina scompare il primo maggio. Ma dal suo telefono continuano a partire sms, rivolti anche e soprattutto a Padre Graziano. Ma non solo. In quegli sms Guerrina/Padre Graziano scrive di essere fuggita con il suo amante marocchino, se la prende con una catechista che accusava il sacerdote congolese, parla di uno zio Francesco che le indagini hanno dimostrato non esistere. Da qui la tesi dell’accusa che ha portato all’arresto: c’è un telefono cellulare che non si trova perché ce l’ha, nascosto chissà dove, Padre Graziano che di tanto in tanto lo riaccende per scrivere a nome di Guerrina cose in grado di allontanare i sospetti da lui.