Padula (Salerno), nel presepe Gesù Bambino migrante sul barcone. Ed è polemica

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 10 Dicembre 2019 - 09:36 OLTRE 6 MESI FA
Padula (Salerno), nel presepe Gesù Bambino migrante sul barcone. Ed è polemica

Il presepe di Padula (Foto da Facebook)

MILANO – Gesù Bambino migrante su un barcone insieme a mamma Maria e papà Giuseppe. E anche quest’anno scatta così la polemica sul presepe. A dar fuoco alle polveri, il parlamentare salernitano di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, che si è scagliato contro la natività rappresentata in una chiesa del centro storico di Padula, in provincia di Salerno, dall’associazione Amici del Presepe.

Un’idea non certo nuova, ma che ogni volta, comunque, riesce a far discutere. “Gesù bambino è nato in una mangiatoia sotto ad una capanna. E non su una barca di migranti”, ha detto Cirielli, secondo quanto riferisce Salerno Today. “Con questo presepe che messaggio si vuole trasmettere ai più piccoli? Che l’Italia deve essere invasa da migliaia e migliaia di clandestini per lo più islamici e far pensare falsamente che anche Gesù fosse un immigrato? Siamo alla follia. Le nostre tradizioni non possono essere piegate agli interessi degli scafisti o dei padroni delle cooperative dell’accoglienza e non si può assolutamente calpestare la veridicità dei nostri Vangeli”.

Già in passato c’erano stati casi analoghi, e analoghe polemiche dal centro-destra. E anche quest’anno l’iniziativa non è unica. A Milano il presepe della Casa della Carità ha rappresentato la natività cristiana con il materiale realizzato dalle coperte termiche. “Una speranza salvifica per le molte persone soccorse in mare, che nell’oro delle coperte termiche in cui sono state avvolte – hanno spiegato all’Ansa dall’associazione – hanno ritrovato una vita che sembrava perduta. Per questo, si è scelto di utilizzare anche questo materiale nell’allestimento del presepe. Come ci ha appena ricordato papa Francesco nella sua visita a Greccio, il presepe è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura”, ha aggiunto don Virginio Colmegna.

Un invito in questo senso è arrivato dallo stesso presidente della Cei (la Conferenza episcopale italiana), l’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti: “Nel presepe ritroviamo tutta la bontà e tutta la tenerezza di Dio. Il presepe, per chi l’accoglie nella propria vita, è un Vangelo vivo. Nel presepe ci sono anche quei bambini che li hanno trovati in fondo al mare annegati, abbracciati alle loro mamme, perché nel presepe è descritta la vita di tutti e di tutti i giorni”, ha detto all’inaugurazione della rappresentazione della natività allestita da un gruppo di giovani ospiti delle opere segno della Caritas diocesana nelle Logge di Braccio, all’esterno della cattedrale di San Lorenzo del capoluogo umbro. “C’è Maria, c’è Giuseppe, c’è Gesù – ha aggiunto -, ci sono i bambini e non solo i bambini di Perugia e d’Italia. Nel presepe ci sono i bambini di tutto il mondo. Nel presepe ci sono i poveri, ci sono i ricchi, ci sono i pastori e c’è posto per tutti noi, qualunque sia la nostra condizione interiore”. (Fonti: Salerno Today, Ansa)