Palagiano, Mimmo Dragone trovato sgozzato in casa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Gennaio 2018 - 20:29 OLTRE 6 MESI FA
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Palagiano, Mimmo Dragone trovato sgozzato in casa

TARANTO – Un uomo di 45 anni, Mimmo Dragone, di Palagiano, in provincia di Taranto, è stato sgozzato nella sua villetta in località Pino di Lenne, a pochi chilometri dalla statale 106 Taranto-Reggio Calabria. Lo hanno ucciso con una coltellata alla gola, lasciandolo riverso sul divano di casa.

L’uomo, disoccupato e separato da tempo, non dava più notizie di sé da un paio di giorni. Suo padre oggi è andato a cercarlo nell’abitazione rurale, facendo la macabra scoperta. La vittima, con un piccolo precedente penale risalente a molti anni fa, è stata ammazzata probabilmente dopo una colluttazione. I carabinieri del Reparto Operativo, diretti dal tenente colonnello Giovanni Tamborrino, indagano per omicidio e al momento non si esclude alcuna pista investigativa.

Gli operatori del 118 intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo, che potrebbe risalire alla giornata di ieri. Sul luogo del delitto anche il pubblico ministero di turno Remo Epifani e il medico legale Marcello Chironi.

I rilievi della Scientifica, compiuti sia all’interno che all’esterno della villetta, aiuteranno a comprendere la dinamica dei fatti. I carabinieri hanno ascoltato familiari e conoscenti della vittima per cercare di indirizzare le indagini. L’uomo sarebbe stato ucciso con una coltellata alla gola dopo un litigio o per un regolamento di conti: queste le principali ipotesi fatte dagli investigatori che, nella fase iniziale delle indagini, stanno mettendo sotto la lente d’ingrandimento la vita del 45enne.

La villa in cui è avvenuto l’omicidio si trova in una zona abbastanza isolata. Il cadavere era nel soggiorno: Dragone aveva una profonda ferita alla gola provocata da un’arma da taglio che non è stata trovata nel corso della perquisizione. L’ uomo, a quanto si è appreso, ha cercato di difendersi. I carabinieri stanno ora indagando per verificare se abbia avuto recentemente contatti con pregiudicati del posto, ma si escludono collegamenti con la malavita organizzata. Dal cellulare della vittima potrebbero arrivare indicazioni importanti anche in relazione alle sue ultime frequentazioni.

Allo stato, comunque, non ci sono sospettati. Il pm Remo Epifani, in attesa di affidare l’autopsia, ha disposto gli approfondimenti del caso per tentare di risolvere un giallo all’apparenza inestricabile.