PALERMO – “Ti amo”, ma ti butto via. Letteralmente. E’ quello che ha fatto il padroncino di un setter di quattro anni gettato in un cassonetto della spazzatura a Palermo.
Il bigliettino con la dichiarazione d’amore è stato ritrovato insieme al cane agonizzante tra i rifiuti del quartiere Bonagia. I volontari ora si sono presi cura di Tao, come lo hanno chiamato.
Scrive Laura Anello sulla stampa: “Pelle e ossa, il muso come un teschio, la lingua fuori dai denti, la coda ridotta a uno spago arido, il corpo irrigidito in una curva innaturale, il pelo tormentato da piaghe e mosche cavalline, ha avuto la forza di emettere un lamento”.
E’ stato un passante a segnalare la presenza dell’animale ad una pattuglia di vigili urbani in zona. Un agente è andato nella clinica veterinaria di fronte, e lì, per un caso finalmente benevolo, ha trovato un gruppo di giovani della Lida, la Lega italiana dei diritti dell’animale.
Gli agenti hanno portato il cane al presidio veterinario municipale, dove Tao è stato disinfettato e dove gli è stata messa una flebo di glucosio alla zampa. Tao ha reagito alle cure. Dopo analisi, trasfusioni, test neurologici e una Tac, Tao si è ripreso.
La sua storia fa il giro di Facebook. Il giovane setter diventa una sorta di testimoniale dell’abbandono degli animali. Ancora diffuso in Italia nonostante sia un reato.
Resta il mistero di quella scritta. Secondo i volontari potrebbe essere un ultimo messaggio scritto da un bambino a cui magari i genitori hanno fatto credere che il cane fosse morto. Ma adesso Tao è salvo e pronto per tornare a vivere.