Palermo, enoteca letteraria Prospero vieta ingresso ai No Vax: si entra solo dopo la prima dose

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 20 Luglio 2021 - 14:03 OLTRE 6 MESI FA
Palermo, enoteca letteraria Prospero vieta ingresso ai No Vax: si entra solo dopo la prima dose

Palermo, enoteca letteraria Prospero vieta ingresso ai No Vax: si entra solo dopo la prima dose (Foto dai social)

A Palermo c’è un locale, l’enoteca letteraria Prospero, che vieta l’ingresso ai No Vax. Per poter entrare bisogna aver effettuato almeno la prima dose del vaccino anti Covid.

Palermo, enoteca letteraria Prospero vieta ingresso ai No Vax

La titolare dell’enoteca letteraria “Prospero” di Palermo, Cinzia Orabona, ha affisso sulla porta del locale e diffuso sui social un avviso. Che impedisce alle persone non coperte da almeno una dose di vaccino di frequentare il locale. Dopo qualche giorno è stata pesantemente insultata e minacciata sui social.

Il deputato Anzaldi difende Cinzia Orabona dagli attacchi dei No Vax

In sua difesa interviene il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi: “Le istituzioni tutelino la titolare dell’enoteca di Palermo che chiede ai clienti il certificato vaccinale per poter consumare e ha subito insulti razzisti e addirittura minacce”.

“Senza l’impegno di tutti, senza piccoli incentivi come questo a vaccinarsi rischiamo che l’irresponsabilità di pochi danneggi la vita di tutti” “L’Enoteca letteraria Prospero rappresenta un esempio di successo di come coniugare vino, editoria, cultura enograstronomica e socialità: visto il coraggio della titolare nel sostenere a proprie spese la diffusione della campagna vaccinale, sarebbe doveroso che i mezzi di informazione, a partire dal servizio pubblico Rai, ne dessero massima visibilità, come hanno già fatto alcune testate come ‘Avvenire’.

L’esercente di Palermo, come ha spiegato motivando la sua decisione, ora sta lavorando per pagare i debiti accumulati durante il lockdown e non può permettersi nuove chiusure. Quei politici che mandano messaggi equivoci vezzeggiando i no-vax oppure non dichiarando se si sono vaccinati o meno finiscono per essere i primi fautori di nuove possibili chiusure”.