Palermo, ginecologo Biagio Adile ai domiciliari. Accusa: “Violentò paziente”. C’è un video

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Novembre 2017 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA
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Palermo, ginecologo Biagio Adile ai domiciliari. Accusa: “Violentò paziente durante due visite”

PALERMO – Il ginecologo Biagio Adile, 65 anni, direttore della Uroginecologia di Villa Sofia-Cervello di Palermo e già candidato sindaco di Racalmuto, è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una paziente.

A lui la polizia è arrivata dopo la denuncia della donna, una giovane tunisina di 28 anni, che, dopo una prima visita finita, secondo quanto sostiene, in violenza, alla seconda visita si è presentata con il telefonino acceso e ha registrato tutto.

La donna ha raccontato di avere subito due atti di violenza, il primo presso lo studio del medico a Palermo e il secondo nell’ambulatorio dell‘ospedale Villa Sofia-Cervello, dove Adile dirige l’unità d’uroginecologia.

Nel corso delle deposizioni della vittima, la donna ha raccontato di soffrire di gravi problemi ginecologici che in Tunisia l’avevano costretta a subire ben tredici interventi chirurgici senza tuttavia ottenere validi risultati. Per questo aveva deciso di rivolgersi ad un medico italiano, e la scelta era ricaduta su Adile.

Dopo il primo episodio di violenza nello studio privato, nel dicembre del 2016, il medico le avrebbe detto di fare anche un’ecografia gratuita presso un suo amico che lavorava in ospedale. La donna, sospettando che si sarebbe potuta ripetere la violenza, ha portato il cellulare per filmare la visita riprendendo così gli abusi.

Le indagini si sono anche avvalse della consulenza tecnica di un perito della Procura che ha estrapolato la registrazione che ha fornito riscontri alle accuse. Si indaga per accertare se il ginecologo abbia violentato altre donne.