Palermo: mega furto in marchera, 4 arresti

Pubblicato il 10 Agosto 2010 - 09:02 OLTRE 6 MESI FA

Avrebbero svaligiato un noto negozio di abbigliamento di Palermo, portando via merce per un valore di oltre 500 mila euro, travestiti con maschere di carnevale per non farsi riconoscere attraverso le immagini delle telcamere a circuito chiuso. I presunti protagonisti di quel furto sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile. Sono Rosario Ferdico, 32 anni, Davide Riccardo , 25, Massimo Mancino, 33 e Natale Caravello Natale, 35, tutti pregiudicati.

La notte del 23 marzo del 2009 una banda di ladri riusci’ ad introdursi nei locali del negozio Laros, nella centrale via Liberta’, razziando numerosi capi di abbigliamento. Le modalita’ del colpo denotarono una particolare ‘professionalita” da parte dei malviventi, sicuramente coadiuvati da alcuni basisti e da almeno due complici con funzioni di palo. Le immagini in possesso dei poliziotti, riprese dall’unica telecamera a circuito chiuso, immortalarono uno dei malviventi con il volto camuffato da una grossa maschera carnevalesca da strega.

Questi elementi non consentirono agli investigatori di risalire agli autori del furto fino a quando, nel settembre dello stesso anno, un colpo con modalita’ analoghe fu messo a segno ai danni di un altro negozio di abbigliamento in via Terrasanta. In quella circostanza, pero’, i quattro banditi furono bloccati con la merce ancora in mano e arrestati in flagranza dalla polizia. Gli investigatori misero subito in collegamento la banda con il furto avvenuto sei mesi prima: alcuni controlli telefonici sui tabulati dei cellulari hanno consentito cosi’ di accertare la presenza dei quattro pregiudicati nel negozio di via Liberta’, il giorno e l’ora in cui era avvenuto il megafurto.

Una successiva perquisizione domiciliare nelle loro abitazioni ha portato al sequestro di numerosi capi di abbigliamento trafugati dal negozio Laros, che peraltro era l’unico rivenditore a Palermo di quelle marche. Sono in corso indagini per risalire anche ai complici della banda.