PALERMO – Il maltempo che si è abbattuto sul Sud Italia ha provocato una vittima a Palermo. Una donna di 88 anni, Ornella Paltrinieri, è morta nella sua abitazione di via Calpurnio a Mondello per un masso che si è staccato dalla sovrastante parete rocciosa. L’anziana donna era nella sua camera da letto quando è stata travolta e uccisa dal macigno. La frana sarebbe stata provocata dalle abbondanti piogge che da ieri sera si sono abbattute sulla Sicilia. Sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia, i carabinieri e i sanitari del 118.
Secondo una prima ricostruzione insieme all’anziana deceduta c’era la nipote Bianca Maria Lo Giudice, 19 anni. La giovane è stata trasportata a Villa Sofia con una sospetta lesione alla spalla ed escoriazioni al viso. Con loro nell’abitazione c’era la figlia della donna deceduta Donatella Galletti, 52 anni, che ha riportato lievi escoriazioni.
Qualcosa di analogo era già successo nel febbraio 2009. Così come oggi un grosso masso si staccò dal monte di Capo Gallo e finì sulla casa di Pietro Lugaro, commerciante palermitano di 48 anni. “Un boato devastante, un tremore che sembrava infinito durato forse 40-50 secondi, i più lunghi della mia vita. poi una fiammata, la luce che va via e tutto si ferma nel più assoluto silenzio”, racconta il commerciante dicendo che l’incidente sarebbero potuto costare la vita a lui, alla moglie, alle sue figlie allora di 9 e 3 anni, ai suoi suoceri e a sua cognata. Loro abitavano nella casa non distante da quella di Ornella Paltrinieri.
“Erano le 5.55 del 13 febbraio 2009. Non dimenticherò mai più quegli istanti – dice Lugaro – Era una notte di tempesta e i fulmini illuminavano tutto a giorno. Sembrò quasi un terremoto infinito. Dopo che il tremore si calmò, essendo completamente al buio e convinti che si fosse forse rotto qualche vetro, evitammo di andare a controllare in piena notte. Fu mio suocero al mattino a mostrarci gli effetti di quella frana che aveva sfiorato le nostre vite”.
Metà dell’immobile non c’era più, i grossi massi si trovavano dentro il salotto sventrato. La famiglia Lugaro venne sgomberata e rimase senza casa per quasi quattro anni. “I lavori fatti allora hanno messo in sicurezza solo la parte di costone che si affaccia sulla nostra casa – dice – perchè le autorizzazioni e i fondi si limitavano a questo intervento. La protezione civile censì, però, almeno 30 o 40 altri grandi massi a rischio frana. sono ancora tutti lì noti e segnalati ma non c’è stato alcun intervento”. Il costone in questione è lo stesso della tragedia di oggi. L’abitazione dei Lugaro si trova in contrada coda di Volpe di Capo Gallo. “Non saranno più di duecento metri dal luogo della tragedia di oggi – dice preoccupato Pietro Lugaro – sono tragedia annunciate. Lo sanno tutti come stanno le cose e quale sia il rischio. Doveva scapparci per forza il morto?”.
Prima neve sul Vesuvio.
Prima neve sul Vesuvio: la pioggia che sta cadendo su Napoli e i comuni vesuviani, unita alle temperature più fredde, dà luogo alla formazione di uno strato nevoso che ricopre la vetta e i fianchi del vulcano. Lo spettacolo è visibile dalle abitazioni poste alle pendici del Vesuvio.
Autostrada A24 e A25: rischio neve.
Il brusco calo delle temperature, associato alle precipitazioni in corso su alcuni tratti dell’autostrada gestita da Strada dei Parchi, segnala la possibilità di precipitazioni miste acqua/neve nella notte, particolarmente nelle tratte interne sopra i 600 metri. E’ quanto si legge in una nota della società che gestisce le autostrade A24 e A25. Le previsioni per domani indicano possibili nevicate fra il bivio di Torano e Colledara su A24 e fra Avezzano e Pescina su A25, dalle prime ore del mattino. Secondo le previsioni, prosegue la nota, le nevicate potranno estendersi fino a tutta la giornata di venerdì 27 con accumuli fino a 80 cm, mentre si prevede un netto miglioramento per il fine settimana. Come stabilito dal Piano Operativo condiviso con la Polizia Stradale e le Prefetture competenti, e in funzione dell’effettiva evoluzione dei fenomeni nevosi, informa ancora Strada dei Parchi, potrebbero essere attivati provvedimenti di regolazione tratte con il fermo dinamico dei mezzi superiori a 7,5 tonnellate e accumulo dei mezzi pesanti. Strada dei Parchi consiglia di mettersi in viaggio dopo essersi informati sulle effettive situazioni meteorologiche e sulle reali condizioni della circolazione in autostrada.