Palermo, per pm Di Matteo, Tartaglia e Del Bene stop a indagini su mafia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Maggio 2014 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA
Palermo, per pm Di Matteo, Tartaglia e Del Bene stop a indagini su mafia

Nino Di Matteo (Foto Lapresse)

PALERMO – Palermo, stop dal Consiglio superiore della magistratura ai pubblici ministeri Nino Di Matteo, Roberto Tartaglia e, fra un mese, anche a Francesco Del Bene. D’ora in avanti, spiega Salvo Palazzolo su Repubblica, tutti i nuovi fascicoli di inchiesta sulla mafia dovranno essere affidati esclusivamente a chi fa parte della Dda, la Direzione distrettuale antimafia. 

La circolare del Csm è stata spedita lo scorso 5 marzo alle Procure di tutta Italia. A Palermo riguarda quasi tutto il pool di magistrati, fatta eccezione per il procuratore aggiunto Vittorio Teresi. E toccherà, tra l’altro, l’inchiesta che Di Matteo stava facendo sulla presunta trattativa tra i vertici della mafia e lo Stato. 

Gli unici casi “eccezionali” che restano esclusi dalla limitazione sono quelli che riguardano i delitti contro l’economia, la pubblica amministrazione, la salute e l’ambiente. Oppure tutti i componenti della Dda dovrebbero avere carichi di lavoro tali da non poter condurre altre indagini.

Scrive Palazzolo:

“Così, al procuratore di Palermo Francesco Messineo non è rimasto che fermare una nuova importante assegnazione a Di Matteo e Tartaglia. Quale, resta un segreto d’indagine. Ma sembra che riguardi proprio gli sviluppi di una serie di accertamenti fatti in questi ultimi mesi. Perché, ormai, non è più un mistero che i pm di Palermo hanno proseguito le indagini sulla trattativa anche dopo l’inizio del processo in Corte d’assise: l’estate scorsa, si sono presentati con la Dia nelle sedi romane dei servizi segreti per acquisire una montagna di documentazione. Di recente hanno poi continuato a interrogare decine di uomini delle istituzioni come testimoni. Il pool di Palermo sta cercando di chiarire il ruolo della misteriosa Falange Armata, la sigla che rivendicava gli attentati del 1992-1993 ai centralini delle agenzie di stampa. E sembra che alcuni nomi su cui indagare siano saltati fuori. Ma su questi nomi Di Matteo e Tartaglia non potranno fare alcuna indagine, anche se sono stati loro a individuarli nella giungla dei misteri che ancora restano”.