Palermo, torna a scuola la prof sospesa: “Una bellissima giornata”

di Antonella del Sordo
Pubblicato il 27 Maggio 2019 - 09:34| Aggiornato il 25 Aprile 2021 OLTRE 6 MESI FA
Palermo, torna a scuola la prof sospesa: "Una bellissima giornata" (foto d'archivio Ansa)

Palermo, torna a scuola la prof sospesa: “Una bellissima giornata” (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Le storie a lieto fine, dall’inizio surreale. La professoressa Rosa Maria torna a casa dopo la sospensione dall’insegnamento, durata 15 giorni. 

La prof. era stata allontanata dal lavoro:  non avrebbe vigilato ovvero “censurato” in via preventiva il lavoro svolto dai suoi studenti. Lavoro che aveva urtato la sensibilità  di qualcuno al punto da spingere il provveditore di Palermo, Marco Anello, a firmare il provvedimento di sospensione.  

Il caso aveva assunto, da subito, rilievo politico e mediatico. La notizia era rimbalzata per giorni su tutti gli organi di stampa, accendendo sui social vivaci dibattici. Per lei oggi, al rientro a scuola, fiori in omaggio  da parte di colleghi e alunni che l’hanno difesa dal primo momento.

IL caso

Siamo a Palermo, al liceo Vittorio Emanuele III.

La “prof” chiede ai suoi alunni un elaborato in occasione della giornata della memoria.  I ragazzi  preparano e montano un video dove si raccontano, a confronto, alcuni avvenimenti storici  di discriminazione e persecuzione. Si parla di ebrei, di immigrati e di rom. 

Il video finisce, con dinamiche non esattamente chiare, in visione a qualcuno che lo posta su twitter e monta il caso : Salvini come il Duce. La lega si indigna. Il pd insorge, il dibattito arriva in pasto alla tribuna politica e a pagarne le conseguenze è la prof : sospesa per non aver vigilato sull’operato dei ragazzi. 

Il Video

Il video paragona in apertura la legge “per la difesa della razza”, approvata dal consiglio dei ministri nel 38 (che  discriminava ed escludeva gli ebrei dalla vita sociale) e il decreto sicurezza, che nel 2018 cancella il diritto di soggiorno per motivi umanitari ( che di fatto sospende a migliaia di immigrati la possibilità di rimanere regolari in Italia e quindi avere accesso al lavoro e alla scuola e godere di assistenza sanitaria e sociale).  Nel video si menzionano anche le quote di accoglienza dei profughi (ebrei) discusse alla conferenza di Elian e quelle discusse a Innsbruck nel 2018.  Si mette in parallelo anche la deportazione del ghetto ebraico di Roma del 42 con lo sgombro del Car di Castelnuovo di porto. E ancora, si fa riferimento al transatlantico SanLuis al quale, nel 39, Cuba, Usa e Canada rifiutarono l’attracco con a bordo quasi 1000 ebrei in fuga dall’Europa. Stesso trattamento riservato, nel 2018,  alla SeaWatch all’arrivo in Sicilia. Poi paragona il censimento degli ebrei al censimento dei rom sottolineando che il confine tra discriminare e perseguitare è sottile, perché censire non è discriminare, ma censendo solo una parte del paese  inevitabilmente si colpisce e si discrimina. E da ultimo racconta le le catene e le torture nelle prigioni libiche, come quelle dei campi di concentramento di Auschwitz.

Il rientro a scuola

I suoi alunni le hanno donato 15 rose rosse, una per ogni giorno di sospensione.

“Oggi – ha detto la professoressa – è una bellissima giornata, sono felicissima di rientrare a scuola con i miei alunni”.

“Continuerò – ha spiegato – a insegnare ai miei ragazzi a crescere, a riflettere a non essere indifferenti – ha detto l’insegnante – e a prendersi cura dell’altro, a essere consapevoli”. La prof ha detto che oggi insegnerà Storia e ai cronisti che le hanno chiesto se in classe si parlerà di Europa ha risposto: “Sì, che per me è un valore”. Fonte: Ansa.