Palermo, uccisa a coltellate dall’amante: lei aveva rivelato di essere incinta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Novembre 2019 - 08:43 OLTRE 6 MESI FA
Palermo, 30enne uccisa a coltellate: fermato l'amante. Vittima voleva rivelare relazione

Una gazzella dei carabinieri (foto ANSA)

PALERMO – Una donna di origini romene, Ana Maria Lacramioara Di Piazza, 30 anni, residente a Giardinello, in provincia di Palermo, è stata uccisa a coltellate ieri sera, venerdì 22 novembre, dal compagno, Antonino Borgia, 51 anni, un imprenditore di Partinico con il quale la vittima aveva una relazione. Borgia ha ucciso l’amante che minacciava di rivelare tutto alla moglie, dopo una richiesta di denaro. 

La giovane era stata adottata da una coppia del piccolo centro in provincia di Palermo. Ana, che aveva iniziato una relazione da un anno con l’imprenditore, gli aveva comunicato che aspettava un figlio da lui. I due si sono incontrati nella zona di Balestrate, ieri verso le 7. Lei è salita a bordo del furgone bianco in un cantiere dove l’impresa di Borgia, che realizza piscine, stava facendo alcuni lavori. La vittima aveva chiesto dei soldi all’uomo, circa 3 mila euro. Lui la sera prima aveva promesso di darglieli. Una volta arrivati al cantiere, dopo un rapporto se**uale, i due avrebbero iniziato a litigare. A quel punto Borgia ha estratto un coltello colpendo la donna alla pancia. Lei ha tentato di fuggire ma l’imprenditore l’ha rincorsa facendola risalire sul furgone. L’uomo aveva promesso alla vittima di portarla in ospedale. Ma nuovamente lungo la strada i due hanno ripreso a litigare. Alla fine lui l’ha colpita in testa con un bastone e poi le ha tagliato la gola. Ha nascosto il corpo nelle campagne.

Le aggressioni sarebbero state segnalate ai carabinieri della compagnia di Partinico da due testimoni che hanno chiamato in caserma. Nel corso delle indagini i militari sono riusciti a ritrovare prima il corpo legato e nascosto in campagna con un telo e sotto le frasche e poi il furgone dell’imprenditore che aveva avuto il tempo di fare colazione in un bar, ripulire il mezzo e iniziare gli incontri di lavoro. Nel pomeriggio dopo il pranzo, l’uomo è andato anche dal barbiere. L’indagine è coordinata dall’aggiunto Annamaria Picozzi e dal pm Chiara Capoluongo. Borgia è stato portato in carcere.

Fonte: ANSA.