Palestre, piscine e centri benessere chiusi in Lazio, Campania, Emilia Romagna

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Marzo 2020 - 20:19 OLTRE 6 MESI FA
Palestre, piscine e centri benessere chiusi. Ordinanze in Lazio, Campania, Emilia Romagna

Palestre, piscine e centri benessere chiusi in Lazio, Campania, Emilia Romagna (Foto Ansa)

ROMA – Palestre, piscine e centri benessere chiusi nel Lazio. E più sorveglianza per chi viene dalle zone rosse. “È stata firmata l’ordinanza in merito alle ‘Misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019’. L’ordinanza impone a tutte le persone che abbiano fatto, stanno o faranno ingresso nella Regione Lazio dalle ‘zone rosse’, di comunicare tale circostanza al numero verde 800.118.800 che si coordina con il dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente in raccordo con il medico di medicina generale (MMG) o il pediatra di libera scelta (PLS).

L’ordinanza impone di osservare la permanenza domiciliare, il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza fino alla valutazione a cura del dipartimento di prevenzione. È disposta inoltre la sospensione delle attività fino a nuove disposizioni di piscine, palestre e centri benessere. L’ordinanza è emessa nel rispetto dei ruoli istituzionali”. Lo dichiarano in una nota congiunta l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato ed il vicepresidente, Daniele Leodori.

L’ordinanza della Regione Lazio è stata decisa in considerazione “del flusso migratorio che si è attivato” dopo le notizie sul DPCM “che ha determinato l’esodo di numerose persone provenienti dalle zone rosse” e anche per “l’afflusso in entrata nella Regione Lazio delle persone dalle aree sopra indicate” che comporta “il rischio di un ingresso incontrollato di potenziali soggetti positivi al virus”. Per questo si rende obbligatorio a “tutte le persone che nei quattordici giorni antecedenti alla data di pubblicazione del DPCM hanno fatto o faranno ingresso” dalle zone oggetto di decreto “di comunicare tale circostanza al numero unico regionale dedicato 800 118 800” e anche “di osservare la permanenza domiciliare, il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza”.

In caso di comparsa di sintomi, la persona deve “avvertire immediatamente l’operatore di Sanità Pubblica che attiva presso il domicilio la procedura di esecuzione del test, deve indossare la mascherina chirurgica (da fornire all’avvio del protocollo) e allontanarsi dagli altri conviventi”. Deve anche “rimanere nella sua stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa dell’eventuale trasferimento in ospedale”.

Inoltre “ai concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e autostradale è fatto obbligo di acquisire e mettere a disposizione delle Forze dell’Ordine e dell’Unità di Crisi i nominativi dei viaggiatori, relativamente alle tratte provenienti da Milano o dalle Province indicate al punto 1 con destinazione aeroporti e le stazioni ferroviarie, anche dell’Alta velocità del territorio regionale”. E’ anche disposta “con decorrenza immediata la sospensione sul territorio regionale delle seguenti attività: piscine, palestre, centri benessere”.

Piscine, palestre e centri benessere chiusi in Campania

Nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è disposta “con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020 la sospensione sul territorio regionale delle seguenti attività: piscine, palestre, centri benessere”.

Inoltre “è disposta, con riferimento ai centri di riabilitazione per soggetti disabili, la facoltà di differimento delle terapie, su richiesta del tutore o legale rappresentante, senza che ciò comporti decadenza dal diritto alla prestazione”. 

Piscine e palestre chiuse in Emilia-Romagna.

“Il primo impegno è contrastare la diffusione del virus e l’Emilia-Romagna è in prima linea in questo sforzo. A dimostrazione del fatto che non abbiamo alcuna intenzione di indebolire i provvedimenti del Governo, d’accordo con i sindaci dei territori esclusi dalle misure più restrittive, ho appena assunto un’ordinanza che estende la sospensione dell’attività di palestre, piscine, attività ricreative anche alle zone che il Governo aveva escluso e che quindi varranno in tutto il territorio regionale”. Lo annuncia il presidente della Regione Stefano Bonaccini.

Con la stessa ordinanza, prosegue, “metteremo in protezione quella parte della popolazione più fragile che oggi frequenta i nostri centri diurni: parliamo di persone non autosufficienti che trovano in questi servizi un supporto molto importante per sé e per le proprie famiglie, ma che in questo momento rappresentano un rischio troppo alto per la loro salute. Per questo, sospendiamo l’attività dei centri diurni in tutta l’Emilia-Romagna, chiedendo ai Comuni di rafforzare l’assistenza domiciliare. Come Regione, li sosterremo in questo sforzo”. (Fonte Ansa).