REGGIO CALABRIA – Giocava online con i soldi del Comune di Palizzi, in provincia di Reggio Calabria, a cui avrebbe sottratto circa 200mila euro, ma per alcuni quotidiani la cifra sarebbe anche di 300mila euro. Questa l’accusa nei confronti del vicesindaco Davide Plutino che è indagato dalla Procura di Locri per peculato. Oltre al vicesindaco Plutino, tra gli indagati per peculato ci sarebbe anche un dirigente del Comune di cui non si conoscono le generalità.
Nonostante il riserbo degli investigatori, l’Ansa scrive che la casa di Plutino è stata perquisita insieme agli uffici comunali e che i carabinieri avrebbero trovato delle ricevute del gestore William Hill. L’accusa nei confronti del vicesindaco è di aver sottratto dalle casse comunali ben 200mila euro, spesi soprattutto per giochi d’azzardo online come il poker. Ilario Filippone sul Messaggero scrive:
“È Davide Bruno Plutino, 32 anni. Forte dell’incarico di responsabile dell’area economica finanziaria, secondo i sospetti della procura della Repubblica di Locri, ha sottratto circa 300mila euro dalle casse dell’ente, impiegando buona parte del denaro per le puntate via web. Coordinati dai magistrati Luigi D’Alessio e Vincenzo Toscano, nella mattinata di ieri, i carabinieri di Bianco hanno perquisito la sua abitazione e il suo ufficio al municipio. Il blitz si è svolto sotto gli occhi di amministratori e funzionari.
Sono stati spulciati gli atti partoriti dall’ufficio Ragioneria, interi portati via per essere visionati. attentamente. Hanno trovato i riscontri che cercavano: è il caso dei versamenti effettuati ai gestori di 40 piattaforme online, certificati con tanto di ricevute. Tra le piattaforme preferite ci sarebbe anche William Hill, il più popolare bookmaker del Regno Unito. Il primo cittadino di Palizzi, Walter Scerbo, si è detto amareggiato: «Valuteremo il da farsi convocherò una riunione di maggioranza per decidere se revocargli la delega. Fondamentalmente, sono un garantista».
Plutino era stato eletto nel 2014 con una lista civica e nel novembre 2015 aveva ricevuto l’incarico di responsabile dell’ufficio Ragioneri, una nomina concessa dalla legge che regola gli assessori di comuni con meno di 5mila abitanti. Lo scorso 4 ottobre però il sindaco, Walter Arturo Scerbo, gli ha ritirato le deleghe al bilancio, al personale e alla polizia municipale. Le accuse per il vicesindaco, prosegue Il Messaggero, sono di “uso improprio di denaro pubblico”:
“Ha parlato soltanto il capogruppo, Mariella Bevilacqua: «E’ stata scritta una pagina nera ha affermato – mai visto al Comune tutto questo dispiegamento di forze dell’ordine. La maggioranza ci aveva chiesto di votare il bilancio senza il parere del revisore dei conti, ma noi abbiamo presentato ricorso al Tar, che ci ha dato ragione»”.