Pamela Mastropietro, funerali il 5 maggio nella parrocchia Ognissanti a Roma

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2018 - 00:57 OLTRE 6 MESI FA
Pamela Mastropietro, funerali il 5 maggio nella parrocchia Ognissanti a Roma

Pamela Mastropietro, funerali il 5 maggio nella parrocchia Ognissanti a Roma

ROMA – Si terranno il prossimo 5 maggio a Roma i funerali di Pamela Mastropietro, la diciottenne uccisa e fatta a pezzi a Macerata il 30 gennaio scorso. A oltre tre mesi da quel terribile omicidio, i resti di Pamela avranno finalmente una degna sepoltura e i suoi familiari avranno un luogo dove piangerla.

Quel luogo, come era già stato annunciato, sarà nel cimitero monumentale del Verano.

Le esequie avranno luogo nella parrocchia di Ognissanti di via Appia Nuova a Roma. Ad annunciarlo è stata la famiglia della ragazza, dopo che lo scorso 18 aprile ha ottenuto il nullaosta dalla Procura per procedere alla tumulazione. “Avremo finalmente un luogo dove poterle portare un fiore o recitare una preghiera – si legge in una nota – Abbiamo scelto il primo sabato del mese dedicato alla Vergine Maria vista la devozione che, per essa, aveva Pamela, oltre a noi tutti”.

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La notizia dei funerali di Pamela arriva proprio nel giorno in cui uno degli arrestati, Innocent Oseghale, è stato raggiunto in carcere da una nuova ordinanza di custodia cautelare, questa volta per droga. Il gip del tribunale di Macerata, Giovanni Maria Manzoni, contesta all’extracomunitario – che si trova nel carcere di Ascoli Piceno – reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le accuse si riferiscono ad episodi avvenuti da ottobre 2017 a gennaio 2018, prima dell’arresto del 31 gennaio per la morte di Pamela.

Negli episodi sono coinvolti anche Lucky Awelima e Desmond Lucky, gli altri due nigeriani in carcere per l’omicidio della 18enne romana, per i quali la Procura di Macerata ha chiesto l’arresto. Oseghale è già accusato anche di altri reati legati alla droga. Oggi, intanto, nuovo sopralluogo nell’abitazione di via Spalato, teatro del massacro del gennaio scorso.

Una attività istruttoria legata alle nuove contestazioni di spaccio e che però, secondo indiscrezioni, avrebbe avuto esito negativo. Infine sono all’attenzione dei pm marchigiani le conclusioni degli accertamenti svolti dal Ris di Roma nell’appartamento dove è stata ammazzata Pamela.

Gli investigatori hanno individuato il Dna di una persona non coinvolta nell’inchiesta e questo potrebbe portare ad ulteriori indagini. Al momento nel registro degli indagati ci sono i tre cittadini nigeriani detenuti e un loro quarto connazionale, indagato a piede libero. Nei loro confronti le accuse sono di omicidio volontario, vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere