Pannella e la terrazza a “digiuno” di autorizzazione, condominio in guerra

Pubblicato il 9 Aprile 2010 - 17:11| Aggiornato il 15 Aprile 2010 OLTRE 6 MESI FA

Marco Pannella

Una lite condominiale che rischia di trasformarsi in scandalo. È quanto sta succedendo a Marco Pannella, da qualche tempo impegnato in una vera e proprio guerra con i suoi condomini, decisi a non chiudere più gli occhi di fronte a presunti abusi edilizi che avrebbe perpetrato nel proprio appartamento. Al centro della bagarre una banale terrazza condominiale di cui, stando alle accuse, il leader radicale si sarebbe appropriato. Nulla di male se l’utilizzo fosse quello di stendere i panni o mettersi a prendere un po’ di sole. Peccato che la terrazza in questione si trovi al top di un lussuoso palazzo di via della Panetteria, a due passi da Fontana di Trevi, con veduta splendida su tetti e cupole della Capitale.

Secondo quanto denunciano i condomini al portale noiroma.it, Pannella avrebbe occupato una parte del tetto comune per suo uso esclusivo. Qui avrebbe realizzato addirittura dei lucernari comunicanti  sulle scale condominiali e trasformato parte del terrazzo in un vero e proprio solarium. Lavori che per i suoi vicini sono del tutto irregolari.

Tracce della lite condominiale spuntano da un protocollo del I municipio dove il 9 marzo scorso (una settimana prima del voto) è stato presentato un esposto, con tanto di foto, dalla vicina Diletta Corsi (neo) inquilina del piano di sotto a quello dove Pannella abita con la sua compagna, la ginecologa Mirella Parachini. «A quanto risulta – scrive la vicina di casa Pannella – è stata occupata una parte del tetto comune del menzionato stabile per realizzare una terrazza ad uso esclusivo della stessa Parachini in aperta violazione delle norme urbanistiche e del regolamento condominiale». La Corsi è stata a sua volta denunciata dalla Parachini per un ballatoio realizzato nel 2009 in parallelo alla contestata scala dell’ultimo piano. La prima udienza ha dato ragione alla compagna del leader radicale, ma c’è un ricorso in atto.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Commissione trasparenza del I municipio Fabrizio Sequi. «Siamo pronti ad intraprendere ogni attività a tutela della trasparenza e della legalità» ha spiegato, «non escludo la convocazione di un’apposita commissione per verificare l’opportunità di aprire un procedimento di accertamento del presunto abuso, seguito da un sopralluogo ed eventuali sanzioni amministrative». «Di sicuro», fa notare Sequi, «se i fatti dovessero dare ragione ai condomini, Pannella non potrebbe più vantarsi d’essere il paladino della legalità».