Paolo Bovi tenta suicidio. Ex tastierista Modà è accusato di pedofilia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Marzo 2014 - 12:23| Aggiornato il 5 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA
Paolo Bovi, ex tastierista Modà, tenta suicidio:

Paolo Bovi, ex tastierista Modà, tenta suicidio

MILANO – L’ex fonico e fondatore dei Modà, Paolo Bovi, ha tentato di suicidarsi la notte scorsa, collegando una canna di gomma al tubo di scappamento della sua auto.

A salvarlo i carabinieri di Cassano d’Adda che l’hanno individuato grazie all’input del braccialetto elettronico di cui si era liberato dopo che gli era stato messo perché ai domiciliari per presunti abusi su minori. L’uomo è stato portato in ospedale e poi in carcere per evasione.

Paolo Bovi, a quanto si è saputo, ha cercato di suicidarsi nei pressi di una sala di registrazione in cui era solito provare con il gruppo, a Milano. Non distante, aveva abbandonato il braccialetto elettronico che gli era stato messo dopo che, nel gennaio scorso, era stato posto agli arresti domiciliari nella sua casa di Cernusco sul Naviglio dal gip di Milano Luigi Gargiulo con l’accusa di aver molestato nel 2011 quattro ragazzini, tra i 13 e 16 anni.

E’ stato grazie al segnale emesso dal braccialetto che i carabinieri hanno individuato la zona in cui si trovava e sono intervenuti per salvarlo. Bovi, 40 anni, frequentava da anni una parrocchia dell’hinterland milanese in cui era educatore-animatore. Le violenze sessuali si sarebbero consumate, però, non nell’oratorio della parrocchia ma altrove, come in un campeggio in Val d’Aosta durante una gita con i ragazzini.

I pm di Milano Daniela Cento e Lucia Minutella avevano chiesto la custodia cautelare in carcere per Bovi, ma il gip lo aveva posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico perchè aveva riqualificato i fatti come di ”lieve entità” poiché non si era trattato di rapporti sessuali completi, ma di molestie e toccamenti.