Paolo Ivan su Facebook disegnò uomo che cade da palazzo…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Marzo 2016 - 17:02 OLTRE 6 MESI FA
Paolo Ivan su Facebook disegnò uomo che cade da palazzo...

Paolo Ivan su Facebook disegnò uomo che cade da palazzo…

MILANO – Il ragazzo morto precipitando dallo studentato in via Nullo, a Milano, si chiamava Paolo Ivan P., era nato a Milano 27 anni fa e non viveva all’interno della struttura. Secondo prime indiscrezioni sembra che sulla sua pagina Facebook abbia pubblicato lo scorso 8 marzo il disegno di una persona che precipita da un palazzo. Il custode, che lavora da oltre un decennio agli alloggi universitari, ha detto di non aver registrato il suo nome in entrata e non ricorda di averlo visto altre volte. Il giovane abitava da solo a poca distanza da via Nullo e secondo voci di quartiere era in cura per problemi psicologici. La polizia è alla ricerca dei familiari per dare il triste annuncio e per questo motivo non conferma ancora le sue generalità.

Il cadavere è stato trovato alla base di una scala antincendio in via Nullo, che appartiene al palazzo di un collegio studentesco. Secondo le prime indiscrezioni, riportate dall’Ansa,non avrebbe alloggiato all’interno dello studentato da cui è caduto. La palazzina di sette piani ospita soltanto gli alloggi degli studenti i quali spiegano che l’accesso è consentito soltanto ai residenti e gli eventuali visitatori devono consegnare un documento al custode. “Gli esterni devono andarsene a mezzanotte – dice Vittoria, una universitaria che vive nello studentato – da quel momento il custode chiama tutti quelli che mancano all’ appello nelle camere per avvertire che devono andare via. I controlli sono davvero scrupolosi”. Gli studenti spiegano anche che le porte sono allarmate e credono che il giovane morto sia probabilmente venuto da fuori magari scavalcando il cancello.

Il pm di turno di Milano Maurizio Ascione ha disposto l’autopsia sul cadavere dell’uomo. Ancora da chiarire le cause della morte e il pm ha aperto, intanto, un fascicolo di indagine al momento a carico di ignoti per compiere tutti gli accertamenti tecnici necessari. In questi casi, come è stato riferito, il fascicolo inizialmente viene iscritto per l’ipotesi di reato di omicidio colposo o di istigazione al suicidio, come atto dovuto.