Paolo Pietropaolo: Ho fatto cazzata. Ma pm: Era premeditato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Febbraio 2016 - 20:14 OLTRE 6 MESI FA
Paolo Pietropaolo: Ho fatto cazzata. Ma pm: Era premeditato

Paolo Pietropaolo: Ho fatto cazzata. Ma pm: Era premeditato

NAPOLI – Paolo Pietropaolo: “Ho fatto una cazzata”. Ma i pm: “Era omicidio premeditato”. Un tentativo di omicidio premeditato: è la contestazione della Procura della Repubblica di Cassino (Frosinone) nei riguardi di Paolo Pietropaolo, 40 anni, che nella giornata di lunedì primo febbraio ha dato fuoco alla compagna incinta, Carla Ilenia Caiazzo, di 38 anni, che ora versa in gravissime condizioni nell’ospedale Cardarelli di Napoli. Pietropaolo è sottoposto a fermo per il reato di tentativo di omicidio pluriaggravato e fra le aggravanti c’è anche la premeditazione. Lo si apprende da fonti vicine all’inchiesta.

Pietropaolo, assistito dal suo difensore, avv. Gennaro Razzino, è stato interrogato lunedì sera nella caserma dei Carabinieri di Formia. Nell’interrogatorio ha ammesso le proprie responsabilità sostenendo, tuttavia di non avere avuto l’intenzione di uccidere e sostenendo che il suo è stato un gesto d’impeto. “Ho fatto una cazzata, lei mi tradiva” ha confessato ai carabinieri Paolo Pietropaolo, 40anni e una vita agiata fatta di eccessi e beni di famiglia amministrati, “orgoglioso di essere un disadattato di questa società, vuol dire che non mi sono mai piegato agli schemi, a non essere mai sceso a compromessi” come scriveva su Facebook, si è “giustificato” per aver cercato di uccidere la sua compagna, Carla Ilenia Caiazzo.

“Ho visto che lui la riempiva di pugni. Sono intervenuto per cercare di salvarla e l’ho spinto verso un muro”. Così, in lacrime, Gennaro Tassieri, un vicino, racconta come ha cercato di salvare la donna da Paolo Pietrapolo. “Carla mi ringraziava: ‘Ci hai salvati’ mi diceva riferendosi al fatto che aspettava un figlio. Poi però lui è andato a prendere una bottiglia dalla macchina, dall’odore ho capito che era alcol. Ho cercato di prenderla ma non ci sono riuscito e poi ho visto lei tra le fiamme”.

I sedativi. Durante la fuga l’uomo ha preso dei sedativi e così, forse con i riflessi rallentati dai tranquillanti, è poi finito con la sua vettura contro un guardrail, sul ponte del Garigliano, dove i carabinieri lo hanno preso e portato in caserma a Formia.