Papà di un’alunna cade mentre imbianca un’aula: in coma

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2016 - 20:22 OLTRE 6 MESI FA
Papà di un'alunna cade mentre imbianca un'aula: in coma

Papà di un’alunna cade mentre imbianca un’aula: in coma

SANTA CROCE SULL’ARNO (PISA) – Padre di un’alunna cade dalla scala mentre dipinge i soffitti dei bagni della scuola e finisce in coma. Aperta un’inchiesta. L’uomo, disoccupato e padre di tre bimbi che frequentano l’istituto omnicomprensivo Giovanni Pascoli di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, aveva aderito al progetto di Legambiente “Non ti scordar di me” per sistemare i locali della scuola.

Disoccupato, 42 anni, nel fine settimana si era presentato alla scuola ed aveva imbiancato i muri dei bagni. Ma una volta sulla scala per dipingere il soffitto ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra battendo con violenza la testa, riferisce Marco Gasperetti sul Corriere della Sera.

L’uomo è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Pisa dove è stato operato. E’ ancora molto grave ma i medici sperano di salvarlo.

Questo episodio, però, ha riaperto il dibattito sulla opportunità di utilizzare i genitori volontari nelle scuole pubbliche, sottolinea Gasperetti, che ha raccolto le voci del sindaco di Santa Croce sull’Arno, Giulio Deidda, e della preside della scuola, Daniela De Vita.

“Il Comune ha responsabilità sulla struttura della scuola ma non su progetti specifici, spiega il sindaco Deidda. In questo caso l’iniziativa di Legambiente era stata approvata dal consiglio di istituto”.

La preside dell’istituto precisa che esiste una polizza della scuola che prevede una copertura per eventuali incidenti provocati “da progetti e attività regolarmente messi in atto dagli organi scolastici” e spiega che il progetto aveva regola da rispettare e tra queste il divieto di usare scale.

“Da anni i genitori partecipano a progetti per rendere sempre più bella ed accogliente la scuola, ma non sono surrogati della manutenzione garantita dal Comune. Il Comune ci ha messo a disposizione pennelli, rulli e altro materiale”, sottolinea De Vita.

Sulla vicenda la Procura di Pisa ha aperto un’inchiesta. Una persona è già stata iscritta nel registro degli indagati.