Papà si addormenta sul divano con il figlio in braccio, il bimbo muore soffocato

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Giugno 2018 - 15:12 OLTRE 6 MESI FA
Papà si addormenta sul divano con il figlio in braccio, il bimbo muore soffocato

Papà si addormenta sul divano con il figlio in braccio, il bimbo muore soffocato

RALEIGH – Si addormenta sul divano con il figlioletto di due mesi sul petto, ma il piccolo muore soffocato. E’ la tragedia capitata a Carmine Martino, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] un ventenne americano della Carolina del Nord.

Il 26 novembre dello scorso anno Carmine, dopo una giornata passata a decorare la casa per il Natale, si era sdraiato sul divano spossato. In braccio, sul suo petto, teneva il figlioletto di due mesi, Lucas John Martino, avuto dalla compagna Hayley Gavrilis.

Nel sonno, però, il bimbo è caduto dal corpo del padre, finendo schiacciato tra il petto dell’uomo e il divano. Nel frattempo anche  Hayley si era addormentata. Ad un certo punto si è svegliata ed è andata a cercare il figlio. Quando non l’ha visto sul divano ha pensato fosse nella sua culla, ma non l’ha trovato nemmeno lì. Solo alla fine ha scoperto il piccolo stretto tra il divano e suo padre.

Lucas è stato subito portato in ospedale, ma per lui ormai non c’era più nulla da fare. L’autopsia in seguito ha confermato la causa della morte come asfissia posizionale.

Un mese dopo la tragedia Carmine e Hayley si sono lasciati, distrutti dal dolore e costretti a convivere con un disturbo da stress post-traumatico. Soltanto adesso hanno deciso di parlare di quanto loro accaduto ai media per sensibilizzare sull’argomento gli altri genitori.

“Ovviamente ho dato la colpa a me stesso”, ha spiegato Carmine. “Come padre dovevo proteggere la mia famiglia, mio figlio e la mia fidanzata, ma ho fallito. Ero estremamente arrabbiato con me stesso. Non sto cercando di dimenticare cosa è successo, non voglio mai dimenticare cosa è successo. Sto imparando a conviverci, è qualcosa che devo insegnare a me stesso”, ha spiegato il giovane papà.

Anche la mamma del piccolo Lucas si sente colpevole: “Penso molto a Lucas e piango dieci volte al giorno. I miei amici e la mia famiglia mi dicono che non è colpa mia, ma continuo a pensare che se non avessi dormito così a lungo sarebbe ancora vivo”.