Papa Francesco: grande festa all’Olimpico con 52 mila fedeli

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Giugno 2014 - 21:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Grande festa allo stadio Olimpico a Roma per Papa Francesco. In 52 mila lo hanno accolto con un’ovazione, come fosse una rockstar, al 37esimo raduno nazionale del movimento per il Rinnovamento dello Spirito Santo. La prima festa con un Papa. Sono stati novanta minuti di preghiera, canti, testimonianze, dialogo e ascolto alla presenza del Pontefice.

Dallo stesso palco sul quale sabato sera si esibiva Ligabue, papa Bergoglio ha tenuto un ampio discorso, ha ascoltato i saluti del presidente Salvatore Martinez e di quattro fedeli, un sacerdote, un giovane, una madre con la sua famigliola, una non vedente, rispondendo ad ognuno di loro.

Ai 52 mila accorsi per sentirlo il Papa ha detto: “Portate ancora un Vangelo sempre in tasca?”. Ha chiesto di andare incontro ai poveri, essere Chiesa in uscita, coltivare i rapporti ecumenici. Soprattutto lasciare allo Spirito la sua “libertà”, non “imbrigliarlo”.

C’è stata occasione anche per una entrata quasi trionfale, affiancato dal vicario di Roma, Agostino Vallini, e osannato dalla folla e, prima del congedo, per i saluti alle autorità presenti, tra cui il sindaco Ignazio Marino.

Numerosi i porporati che non hanno rinunciato a partecipare, e tra loro Salvatore De Giorgi, e Ivan Dias in carrozzella, tra i vescovi anche Georg Gaenswein, segretario personale di Benedetto XVI.

La festa ha seguito lo schema di questi raduni di preghiera in cui il canto e la lode sono molto presenti. Rispondendo alle questioni poste dai quattro rappresentanti dei fedeli, papa Francesco ha chiesto ai preti di essere vicini alla gente, alle famiglie di difendersi anche dal demonio, ai giovani di non tenere in cassaforte la propria giovinezza, e ha ringraziato i disabili per la testimonianza che danno alla Chiesa.

Ha anche scherzosamente rimproverato Martinez per non aver incluso tra le testimonianze i nonni, gli anziani spesso vittime della cultura dello scarto. Papa Bergoglio ha poi evocato la storia del suo rapporto con i carismatici:

“All’inizio non mi piaceva come pregavano, li chiamavo ‘quelli dell’Osanna’, invece poco prima del conclave sono diventato loro assistente per l’Argentina”.

Li ha definiti “corrente di grazia per la Chiesa e nella Chiesa”, invitandoli a essere una “orchestra”, e rinunciare allo lotta per il potere. Ha disegnato con decisione le caratteristiche di questo movimento laico presente in oltre 200 paesi del mondo, e che nato nel dopo Concilio si avvia a costruire la sua maturità. Papa Bergoglio vuole essere vicino a questo percorso, e prima di congedarsi ha invitato i carismatici di tutto il mondo, a Pentecoste del 2017, in piazza San Pietro, a celebrare con il Papa, ha detto, “il vostro grande giubileo”.