Papa Francesco ringrazia la Polizia: “Grato che ci proteggete dai pazzi che fanno le stragi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Marzo 2018 - 13:27 OLTRE 6 MESI FA
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Papa Francesco ringrazia la Polizia: “Grato che ci proteggete dai pazzi che fanno le stragi”

ROMA –  “Lavorate per custodire la gente e me, non so come ringraziarvi”, custodite e proteggete, “che non ci sia qualche pazzo che fa una strage e che rovina tante famiglie”.

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Così Papa Francesco ha ringraziato la Polizia alla fine dell’udienza di oggi, 26 marzo, e lasciando loro anche come dono un’immagine di “San Giuseppe, custode di Gesù”.

Il Papa, a conclusione dell’udienza con la Polizia, ha voluto aggiungere qualcosa rispetto al discorso che aveva preparato: “A me, alcune volte, fa un po’ di tristezza quando esco e vedo che voi siete li, a lavorare”.

Poi per stemperare ha fatto anche una battuta: quelli “con la moto hanno il lavoro della pensione: possono andare a lavorare in un circo perché hanno degli equilibri meravigliosi…”. “Questa gente lì”, ha detto ancora parlando delle tante forze dell’ordine che presidiano il Vaticano, per evitare “che non ci sia qualche pazzo che fa una strage, che rovina tante famiglie”.

“Gli uomini e le donne della Polizia di Stato, che concorrono alla sua sicurezza, continueranno a garantire la sicurezza di questa sede santa e della sua persona e di questa straordinaria grande città di Roma, sede della cristianità, che dalla propaganda terroristica e jihadista è portata a simbolo da colpire”. Lo ha detto il Capo della Polizia Franco Gabrielli salutando il Papa e aggiungendo: “Questi tempi trascorsi non ci convincono dell’ineluttabiltà degli eventi, del fatto che la minaccia sia passata. La minaccia è incombente ma gli uomini e le donne della polizia sapranno fare argine a tutto quanto di male è intorno a noi”.

“Viviamo tempi difficili” ma solo chi ha “la memoria corta” non sa che “la nostra storia è fatta di momenti difficili: la differenza la fa il comportamento di ciascuno di noi”, ha detto ancora il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, salutando il Papa, insieme ai dirigenti e al personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, ricevuti oggi in udienza dal pontefice nella Sala Clementina. “Le rinnoviamo tutta la nostra dedizione”, ha detto Gabrielli al Papa a nome degli uomini e delle donne “che per disposizioni normative, ma anche per intimo convincimento concorrono alla sua sicurezza”.