Parma, Salvatore Mineo uccide Renato Padovano: gli aveva chiesto 2 mesi di caparra

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Settembre 2014 - 13:13 OLTRE 6 MESI FA
Parma, Salvatore Mineo uccide Renato Padovano: gli aveva chiesto 2 mesi di caparra

Parma, Salvatore Mineo uccide Renato Padovano: gli aveva chiesto 2 mesi di caparra

PARMA – Un ex insegnante di 72 anni ha ucciso con una coltellata il suo padrone di casa. E’ accaduto a Parma: Salvatore Mineo si era già accordato con il proprietario Renato Padovani, 75 anni, per lasciare l’appartamento in cui viveva. Mineo una casa nuova l’aveva trovata, ma è stata la richiesta di due mensilità di caparra a far scattare il raptus omicida. Racconta tutto un articolo del Secolo XIX:

“Aveva ricevuto lo sfratto e in tempi brevi lasciare l’appartamento che occupava in una elegante palazzina nel centro a Parma. Un nuovo alloggio lo aveva anche trovato, ma la richiesta del proprietario di due mensilità di caparra, in questo difficile momento economico, era troppo per lui. Così ne è nato un violento litigio terminato con i due fendenti che hanno tragicamente mandato a terra il rivale. È morto così ieri mattina, nell’androne di un palazzo di Parma, Renato Padovani, parmigiano di 75 anni. Ad ucciderlo, con due coltellate all’addome e al fianco, Salvatore Mineo, ex insegnante di 72 anni, da tempo residente nella città emiliana”.

“Mineo, che abita nella palazzina dove è avvenuta la tragedia assieme alla moglie e ad una figlia disoccupata, doveva lasciare l’abitazione entro fine mese e si era accordato con Padovani per prendere in affitto un nuovo appartamento. Attorno alle 11 questa mattina i due si sono incontrati e Padovani ha chiesto le due mensilità anticipate come caparra per consegnare le chiavi. A quel punto è scoppiata la violenta lite e Mineo, in preda ad un raptus, ha impugnato un coltello a serramanico ed ha colpito due volte il rivale”.

“Il ferito si è trascinato sino alla porta di ingresso della palazzina e poi si è accasciato a terra, l’aggressore invece è rientrato nel suo appartamento ed ha subito confessato il folle gesto alla moglie. Da lei è partita la telefonata alle forze dell’ordine con l’intervento del 118 che ha tentato, inutilmente, di rianimare Padovani. Salvatore Mineo è stato invece trasferito in Questura dove di fronte al pm Andrea Bianchi ha confessato quanto accaduto. Ora è nel carcere di Parma, l’accusa omicidio volontario. Insegnante di musica in pensione, l’omicida non aveva precedenti penali ma negli ultimi tempi stava vivendo una situazione di grave disagio economico”.