Calisto Tanzi è ancora al centro delle cronache. La Guardia di Finanza è entrata nella notte nella sua villa ad Alberi di Vigatto, alle porte di Parma, presumibilmente alla ricerca dei quadri (o di informazioni sui dipinti) che mancano all’appello dopo il ritrovamento di 19 opere avvenuto nei giorni scorsi.
I militari sono arrivati a bordo di cinque auto e soltanto una ha lasciato la villa mezz’ora dopo la mezzanotte. Nessuna informazione ai cronisti che hanno atteso lungo la stradina che costeggia il grande giardino di casa Tanzi.
La Guardia di Finanza, insieme ai Carabinieri del Nucleo patrimonio artistico di Bologna, sono alla ricerca di tre opere d’arte che mancano all’appello nella collezione di Tanzi. In particolare i militari avrebbero raccolto informazioni sull’ubicazione delle opere nel corso di alcuni accertamenti condotti a Rovereto (Trento), dove abita l’ex consulente d’arte di Tanzi, Paolo Del Bosco.
Gli inquirenti pensano che le opere possano trovarsi a Parma, occultate in maniera non dissimile dalle 19, tra tele e opere grafiche, sequestrate la scorsa settimana nelle soffitte e cantine nella disponibilità di Stefano Strini, il genero del cavaliere. Giovedì scorso Calisto Tanzi aveva scelto di non presentarsi nell’aula del processo Parmalat per fare le dichiarazioni spontanee che avrebbero dovuto chiarire alcuni aspetti della vicenda dei quadri appartenenti alla sua pinacoteca privata, ora sotto sequestro conservativo della Procura di Parma.