Partorisce e abbandona il neonato su un balcone di Bagheria (Palermo)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2014 - 12:06 OLTRE 6 MESI FA
Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo

Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo

PALERMO, 8 APR – Lo hanno abbandonato in un balcone di una casa di Bagheria, a Palermo,  in via Giovan Battista Marini 33, è un neonato, maschio, senza vestiti e ora ricoverato in condizioni serie.

Il racconto dei vicini ai carabinieri. I vicini hanno raccontato che da alcune ore sentivano il pianto di un bimbo e non riuscivano a spiegarsi da dove potesse venire. Questa mattina la scoperta fatta dalla proprietaria di casa che ha chiamato subito i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno trasportato il piccolo all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo. Secondo una prima ricostruzione il piccolo ha trascorso tante ore all’addiaccio ed era in ipotermia.

Secondo Palermo Today (questo il link) la madre del neonato, 40enne, residente in zona, avrebbe nascosto la gravidanza alla famiglia per poi partorire all’alba in solitaria”.

“Ho sentito alcuni flebili vagiti”, ha raccontato la donna che ha ritrovato il piccolo nel balcone (parole riportate da si24.it) “Mi sono affacciata al balcone e ho visto il piccolo. Nudo infreddolito. Non riuscivo a capire chi potesse avere abbandonato il piccolo appena nato nel balcone”.

“Da come andava vestita pensavamo che mia nipote fosse incinta. Ma con lei e la sua famiglia da anni non avevamo rapporti. Non ci parlavamo e così non abbiamo chiesto spiegazioni”. Lo dice lo zio della donna che ha partorito a Bagheria gettando il neonato in un balcone vicino la sua abitazione. “La vedevamo uscire insieme alla sorella – racconta una vicina di casa – Sono persone molto schive. Da un paio di mesi una delle due non l’abbiamo più vista. Oggi abbiamo capito perché. E’ una storia molto triste di sofferenza e disperazione”.
“La nostra cittadina negli anni ha accolto tanti indigenti che vengono dal capoluogo e dai paesi vicini – dice un’altra vicina – Lo stato di povertà economica e sociali in cui vivono alcuni grandi quartieri è sotto gli occhi di tutti. Vengono fuori quando ci sono queste vicende terribili”.