Passa ingiustamente la notte in cella: 200 euro di risarcimento ma 136 sono di tasse

Pubblicato il 4 Marzo 2010 - 09:48 OLTRE 6 MESI FA

Risarcito con 200 euro dopo aver trascorso ingiustamente una notte nel carcere di Montacuto. La decisione della Corte d’Appello di Ancona è ai danni di un uomo di 71 anni che non solo ha percepito l’irrisoria somma, ma dopo un anno si è trovato vittima anche della beffa. Equitalia Marche Spa gli ha infatti notificato una cartella invitandolo al pagamento di 136,05 euro quale tassa di registrazione dell’ordinanza emessa dalla stessa Corte d’Appello.

«Secondo la burocrazia italiana – ha dichiarato l’avvocato Giampaolo Cicconi – il mio assistito, se non avesse fatto ricorso, avrebbe dovuto percepire la differenza pari a 63,05 euro. Fortunatamente non si è perso d’animo e la Cassazione ha stabilito che 200 euro erano troppo pochi, e che le spese legali fossero tutte a carico del ministero dell’Economia e delle Finanze. Allora ci domandiamo: perché mai l’Agenzia delle Entrate di Ancona, tramite il concessionario, sta chiedendo ancora i danari al mio cliente, che invece li deve avere? Dovrebbe chiederli al ministero dell’Economia e delle Finanze, che peraltro risulta a tutt’oggi ancora inadempiente».